Il problema dei forconi e delle forchette
di Giorgio Gandola Il problema dei forconi non sono le motivazioni, perché chiedere a gran voce un taglio delle imposte che strangolano i cittadini è del tutto legittimo e condivisibile .
di Giorgio Gandola Il problema dei forconi non sono le motivazioni, perché chiedere a gran voce un taglio delle imposte che strangolano i cittadini è del tutto legittimo e condivisibile .
In un convegno in programma il 16 dicembre al Collegio Sant’Alessandro l’economista Leonardo Becchetti presenterà 4 idee scaccia crisi, dalla riforma della politica e della finanza fino ad un nuovo orientamento delle politiche di sviluppo locale.
Dal 2010 al 2012 le retribuzioni nette dei lavoratori dipendenti sono diminuite di 64 euro al mese, passando da una media di 1.328 euro a 1.264 euro. A fine biennio, se si considerano 13 mensilità, un lavoratore ha incassato in un anno 832 euro meno del 2010.
Soprattutto la pressione fiscale e le spese non derogabili vedono ormai una parte consistente delle famiglie italiane in uno stato di tensione continua, tale da rendere molto diffusa la sensazione di non essere in grado di poter far fronte a spese eccezionali.
«Il nostro impegno per contrastare l’evasione fiscale va dagli evasori cosiddetti totali - ovvero coloro che non dichiarano nulla al fisco - fino a chi chiede prestazioni sociali agevolate senza averne alcun diritto». Chi parla è il colonnello Vincenzo Tomei.
di Giorgio Gandola Dipendenti e pensionati producono il 30% della ricchezza del Paese, ma pagano l’80% per cento delle tasse. Siamo alle solite, il tempo passa, i governi si succedono con inevitabili cascami dialettici, ma i numeri non cambiano.
Stop ai finti poveri, stop allo spreco di risorse, stop ai diritti astratti che non si tramutano in soluzioni concrete per chi ha effettivamente bisogno. Sono gli obiettivi del nuovo Isee, l’indicatore della situazione economica, che, ha assicurato il presidente del Consiglio Enrico Letta, metterà fine agli scandali.
Giorgio Gandola Abolita l’Imu, si paga l’Imu. Non poteva che accadere questo nella pancia di un’Italia surreale e attonita che ormai fatica a credere di non essere su Scherzi a parte
Alla fine, si paga. Probabilmente non grandi cifre, prese singolarmente, ma una (piccola) parte dell’Imu sulla prima casa resta sul groppone di molti contribuenti e cioè di quelli che risiedono in quei Comuni dove è stata deliberata un’aliquota superiore allo 0,4%
A livello nazionale, sono circa 600 i Comuni che hanno alzato le aliquote, deliberando 500 milioni di euro in più. In provincia di Bergamo i casi sono cinque: riguardano i Comuni di Albano Sant’Alessandro, Calusco, Capizzone, Ghisalba e Suisio.
È già tempo di bilanci sull’anno che si sta per concludere per l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bergamo, riunitisi giovedì in assemblea generale per ripercorrere le tappe di un periodo non facile per la categoria.
In attesa di ulteriori chiarimenti, quello che è comunque certo è che a carico dei contribuenti restano le pertinenze oltre la prima: il secondo box, ad esempio, si paga. La scadenza del saldo Imu, fissata al 16 dicembre prossimo, è ormai vicina.
Si paga, non si paga, si paga, non si paga... Parliamo di Imu e pare che, almeno per quanto riguarda la prima casa, non si paghi. Ma attenzione alle pertinenze: il secondo box, ad esempio, si paga. Sono 50 i Comuni bergamaschi che hanno aumentato l’Imu sulle seconde case.
Mercoledì 27 novembre a partire dalle 14.30 al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo, è in programma un convegno organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bergamo con il patrocinio dell’Università.
In attesa di una decisione sul differimento della rata Imu, è stata spostata la scadenza per Irpef, Ires, Irap al 10 dicembre. Che dietro ci sia un aumento degli anticipi da pagare? Il Garante ha messo paletti al redditometro.
È in programma per mercoledì 27 novembre a partire dalle 14.30 al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo un convegno organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bergamo con il patrocinio dell’Università.
Bonus e sconti fiscali per la casa: altre novità in arrivo fra proroghe, conferme e riduzioni. Il governo ha infatti messo mano alle regole per concedere bonus e incentivi in campo energetico e ambientale, in particolare per quelli legati alla …
Sono partiti in questi giorni i primi degli oltre 65 mila avvisi di riscossione della quarta e ultima rata della Tares, la tassa sui rifiuti. Un’imposta che complessivamente per Palazzo Frizzoni vale 19,5 milioni, a cui si aggiungono con l’ultima rata 2,5 milioni che finiranno allo Stato.
A Bergamo il reddito medio cresce più della media nazionale, ma meno dell’indice di Istat del costo della vita. Mentre nella media nazionale il reddito passa da 100 (nel 2007) a 103,43 (2011), a Bergamo il reddito medio passa da 100 a 104,29, sempre al di sotto dell’indice Istat.
Il mancato adeguamento dell’imposta all’inflazione nel 2007-2012 ha determinato un minor reddito disponibile per le famiglie. Lo afferma la Cisl analizzando le dichiarazioni dei redditi elaborate: a perdita è del 5,83%, circa 1.040 euro.