Letterina attaccata a tre palloncini rossi Ritrovata in vetta, ora si cerca l’autore
Una lettera indirizzata a Babbo Natale trovata in vetta del Pizzo dei Tre Signori in alta Val Brembana. Ora si vorrebbe cercare di risalire all’autore.
Una lettera indirizzata a Babbo Natale trovata in vetta del Pizzo dei Tre Signori in alta Val Brembana. Ora si vorrebbe cercare di risalire all’autore.
Sostenere la genitorialità, la funzione sociale ed educativa delle famiglie, contrastare la denatalità e valorizzare la crescita armoniosa dei bambini e investire sul protagonismo giovanile.
Dalle palestre ai viaggi: entro mercoledì 3 giugno il via libera. Assembramenti, buffet, abbracci (ai non congiunti): i divieti ancora in vigore.
Ciao Matteo, il tuo papà mi ha chiesto di scrivere qualcosa di bello per fare una sorpresa alla tua mamma e vorrei partire dalle parole di Papa Francesco perché il significato del tuo nome è «Dono di Dio».
L’emergenza coronavirus sta mettendo a dura prova le famiglie italiane e le prospettive sono nere: lo dice il rapporto annuale Confcommercio-Censis.
Istituire un incentivo per le madri che tornano al lavoro attraverso un premio, pari fino al 30% del salario, cioè quanto riceve la lavoratrice se richiede il congedo parentale facoltativo (almeno per la stessa durata). Perchè la maggior parte delle mamme che torna al lavoro il 30% dello stipendio che le veniva decurtato in maternità finisce per spenderlo per tate e baby sitter, con la conseguenz…
Nell'emergenza di dover rimanere a casa per tanti giorni, l'essere famiglia numerosa vuol dire riscoprire il bello di stare tutti insieme, dai pranzi ai compiti, ma non solo. I valori della compagnia e della condivisione sono un patrimonio da salvaguardare: …
La lettera di una figlia lontana a una mamma bergamasca. Questa Festa della mamma è più silenziosa, più raccolta. Auguri alle mamme che non abbiamo potuto abbracciare in questi mesi di lontananza forzata, auguri alle mamme che si sono ammalate, che hanno sofferto nel silenzio della solitudine. Auguri alle mamme che non ci sono più.
Da Rovetta Giosuè, Gioele e Tommaso a Bagnatica: non vedevano Luisa e Angelo da 72 giorni. La nonna: «Quando ero ricoverata per il Covid pensavo che non li avrei più rivisti».
Non sarà un ritorno alla normalità, e cioè al periodo pre-Covid, perché l’obiettivo resta sempre quello di evitare nuovi contagi.
Avevamo lanciato l’appello di una donna di Alzano a cui era stato rubata la bandiera italiana. Ma quello che poteva sembrare un tricolore qualunque, per lei aveva un grande valore affettivo perchè era un dono del marito defunto.
L’una ha fatto da testimone all’altra. Niente contatti e invitati. Le emozioni rimaste sotto la mascherina: «Per festeggiare aspetteremo».
Le nostre vite sono cambiate e tutti ci chiediamo: “Fino a quando?”. Inutile pretendere che questa sia una situazione facile da gestire. Non mortifichiamoci ma cerchiamo solo di essere gentili
Scuole chiuse, figli a casa. Chi se ne occupa? Il decreto «Cura Italia» - emanato dal governo per l’emergenza coronavirus - ha introdotto due misure per sostenere le famiglie sul fronte della conciliazione degli orari: il congedo parentale straordinario e il bonus baby sitter.
«Ciao mamma, te ne sei andata in una fredda notte di marzo, così, in silenzio, quasi in punta di piedi. Quando sembrava arrivasse la primavera, con i suoi fiori, i suoi colori e le sue speranze. E invece, all’improvviso, è arrivata questa maledetta «influenza», che ti entra dentro, subdolamente, senza che te ne accorga e non ti lascia scampo».
Fa rumore sui media britannici la decisione annunciata in un’intervista a Sky Uk da Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, di far rientrare a casa due sue figlie studentesse in Inghilterra, nella convinzione che - nonostante la tragica situazione del capoluogo orobico sul fronte del coronavirus - fossero comunque «più al sicuro» lì che non nel Regno Unito.
La lettera. «La sera dopo cena non scendo più da te, ma è perchè ti voglio bene». «Non vedo l’ora di tornare ad abbracciarti. Resta a casa che andrà tutto bene, torneremo a vedere le stelle».
«Loro sono i miei nonni, Antonio e Andriana. Mia nonna la conoscete, perché spesso appare nelle mie storie e nei miei racconti. Il nonno non lo conoscete ed oggi vorrei raccontarlo. Antonio, classe 1935». Inizia così il post in Fb di Michela Moioli, campionessa olimpica bergamasca che racconta la sua testimonianza familiare: anche la sua famiglia, i suoi affetti, sono stati colpiti dal coronaviru…
Come sono cambiate le nostre vite in queste settimane? Tra preoccupazione e ironia, tutti ci barcameniamo nell’incertezza, con tanta voglia di normalità
«Il ministro della Salute, Roberto Speranza, mercoledì 4 marzo sarà a Palazzo Lombardia per approfondire la situazione sanitaria della Lombardia e valutare quali ulteriori misure dovranno essere adottate in merito».