«Acciaierie», prove di rinascita All’asta i terreni circostanti
Si tratta di 470mila metri quadri a Cortenuova. Il sindaco: «Una nuova attività produttiva logistica potrebbe fare da volano all’arrivo di altre imprese».
Si tratta di 470mila metri quadri a Cortenuova. Il sindaco: «Una nuova attività produttiva logistica potrebbe fare da volano all’arrivo di altre imprese».
I legali della società: «Richiesta infondata, l’insolvenza della società non esiste».
Per una volta un dato negativo da leggere con favore: meno 27,7%. Nel primo trimestre 2017 si conferma la frenata dei fallimenti nella Bergamasca.
Riunione d’urgenza del cda di Brembo Super Ski: rinviata la decisione sulle sorti della società a rischio di fallimento. «Facciamo utili, la stazione è in grado di andare avanti».
Danno all’Erario per 56 milioni: sequestro preventivo della Guardia di Finanza nei confronti di 8 persone.
La crisi è finita? Non ancora, ma per le aziende bergamasche c’è una boccata d’ossigeno. Lo dimostrano i dati dei fallimenti dichiarati dal tribunale di Bergamo nel primo semestre del 2016. Sono 148, trenta in meno rispetto allo stesso periodo del 2015.
La sentenza del Tribunale di Bergamo è dello scorso 29 dicembre, con la dichiarazione di fallimento della Duelle di Zanica. L’azienda familiare di Marco Lorenzi era nata nel 1985 e da sempre ha fatto abbigliamento uomo e donna per conto terzi, per poi aprire il proprio marchio Capobianco nel 2008.
Nei giorni scorsi la sentenza. Un centinaio i posti di lavoro a rischio. Il Tribunale chiude la Rubini di Cortenuova e Il curatore concede poche speranze per il futuro. La Fim Cisl: «Una follia chiudere un’azienda che fattura un milione al mese».
A febbraio il Tribunale di Bergamo ha dichiarato 35 fallimenti. Una leggera frenata, anche se i numeri sono ancora consistenti.
Previsto già da qualche giorno, è stato raggiunto e firmato venerdì 6 febbraio l’accordo per il trasferimento definitivo di tutti i lavoratori della ex Lupini Targhe (fallita nel 2013) alla nuova International Fim srl.
A fine dicembre dell’anno scorso i fallimenti in Bergamasca erano stati 332. Oggi sono già 361. E mancano 40 giorni alla fine dell’anno.
A luglio come ottobre. E non parliamo solo del meteo, ma purtroppo anche dei fallimenti della Bergamasca. Alla fine dello scorso luglio, infatti, i fallimenti dichiarati complessivamente ammontano a 261: un caso in più di quelli che si registrarono (260) al 31 ottobre del 2013.
Altro che crisi superata e primi segnali di ripresa. Altro che consumi che dovrebbero rilanciare l’economia. Altro che voglia di fare impresa. I dati che provengono dal Tribunale di Bergamo sul fronte dei fallimenti non lasciano speranze: in 6 mesi, la «grande bellezza» di 228 procedure autorizzate.
Via libera dal Tribunale di Bergamo all’omologa degli accordi di ristrutturazione del debito dell’Impresa Pandini. E, contestualmente, via Borfuro respinge la richiesta di fallimento presentata dal pubblico ministero. Sono le decisioni prese l’altro in camera di consiglio dai giudici .
Maggio ha bruciato tutti i record nei fallimenti. Il Tribunale di Bergamo ne ha dichiarati 57. Il totale dei primi cinque mesi sale così a 206. Basti pensare che l’anno scorso quota 200 era stata superata a settembre.
L’Impresa Pandini, storica realtà dell’edilizia bergamasca al centro oggi di una vicenda giudiziaria che vede contrapposti i fratelli soci, ha depositato ieri mattina in Tribunale la domanda di omologa del piano di ristrutturazione dei debiti.
Festività e ponti non hanno rallentato di molto il lavoro della cancelleria fallimentare del Tribunale di via Borfuro. Anche il mese di aprile ha chiuso infatti con un numero consistente di fallimenti: sono stati 32 e hanno portato il totale dei primi quattro mesi a 149.
Il nostro mondo di piccole imprese sta franando e i fallimenti sono lì a dimostrarlo. Complici i fatturati caduti sotto i colpi della crisi, i pagamenti in ritardo, i rubinetti del credito all’asciutto. È un mix di criticità che sta piegando le aziende.
Nei primi mesi del 2014 si contano già 45 imprese destinate a chiudere i battenti. Un dato destinato ad aumentare, mentre subisce un calo lo strumento del concordato preventivo. Sull’inversione di tendenza si discuterà in un convegno a Bergamo il 19 marzo .
Secondo l’agenzia di stampa giapponese Jiji Press la piattaforma di cambio di Bitcoin Mt. Gox ha dichiarato bancarotta chiedendo la protezione dai creditori. Bitcoin è una moneta virtuale circolante su internet da anni, convertibile in qualsiasi valuta.