Gli italiani sono più soddisfatti Ma fino a Natale spenderanno meno
Spese estive, acquisti per la scuola e pianificazione del budget frenano la propensione agli acquisti dei prossimi tre mesi.
Spese estive, acquisti per la scuola e pianificazione del budget frenano la propensione agli acquisti dei prossimi tre mesi.
Il governo ha stanziato circa 100 miliardi di euro, di cui 54 del Fondo di coesione e gli altri di provenienza Ue, per invertire il sottosviluppo «greco» del Sud. Si tratta di una vecchia illusione. La Cassa del Mezzogiorno ha convogliato verso il Sud, dal 1950 al 1984, un fiume di centomila miliardi, che sono andati a perdersi in autostrade mai finite, in edilizia popolare atroce, in cavalcavia …
Cinque enti bergamaschi tra i più veloci "pagatori" dei fornitori. Il dato con la classifica completa è fornito dal ministero dell'economia.
Il nostro governo punta sulla crescita economica, che giudica non solo probabile, ma anche abbastanza robusta. Per questo reputa possibile ridurre, nei prossimi anni, la pressione tributaria, pur rispettando i vincoli europei, ma rinviando il traguardo del pareggio strutturale di bilancio. Però riducendo, seppur di poco, il rapporto debito/Pil.
Che rapporto c’è tra un accordo di natura industriale (ripetiamo: industriale) come la vendita di Italcementi, e il fenomeno della migrazione di massa? Apparentemente nessuno. Cosa può infatti unire i barconi che lasciano terre di dittatura e miseria con le ovattate stanze degli advisor che hanno preparato in totale riservatezza un’operazione tanto importante? In realtà, dietro l’una e l’altra co…
È vulgata comune correlare il tempo con il denaro. Lo è perché molte attività sono pagate a tempo o perché una scelta chiude altre opportunità e quindi viene valutata sulla resa che prospetta, il ben noto «costo opportunità». In economia quindi tutti sanno quanto il tempo sia denaro; in altri campi, invece, non tutti sanno che se il tempo non è materialmente e immediatamente denaro è certamente u…
Il Tfr in busta paga non ha convinto i lavoratori italiani. L’opzione è stata accolta da «800 lavoratori pari allo 0,08%» su un milione di occupati, a due mesi dall’entrata in vigore della norma della Legge di stabilità. E non si prevede un’impennata, poiché per la maggioranza dei dipendenti interpellati (68%), la «tassazione ordinaria è troppo penalizzante».
Proprio il giorno in cui finiamo di pagare le tasse (proprio così, in media lavoriamo per il fisco quasi sei mesi all’anno, fino al 23 giugno, la data che segna la nostra liberazione fiscale) l’Istat ci offre un quadro di luci e ombre sulla ripresa del Paese. Una ripresa che c’è e non c’è.
«Un autogol clamoroso» per il Governo. Così il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha definito il nuovo regime fiscale forfettario per piccole imprese e professionisti, in vigore dal 1° gennaio 2015.