Credibilità politica in caduta per lo zar
ESTERI. Putin è ora più forte o più debole? Quello di Prigozhin è stato un colpo di Stato o una pacifica marcia di protesta? La pace è più vicina o più lontana?
ESTERI. Putin è ora più forte o più debole? Quello di Prigozhin è stato un colpo di Stato o una pacifica marcia di protesta? La pace è più vicina o più lontana?
UCRAINA. La missione non finisce. La tappa moscovita dell’inviato speciale di Papa Francesco potrebbe non essere l’ultima e se il card. Matteo Zuppi tornerà a Kiev allora si potrà dire che questa strana diplomazia della navetta sta portando frutti. Zuppi deve tornare a Roma e riferire al Papa.
IL BILANCIO. Nonostante le difficoltà non cambia la strategia sugli investimenti, 70 milioni per il 2023. Migliorare la competitività del Gruppo e investire sul capitale umano restano prioritari.
IL COMMENTO. Con la rivolta di sabato scorso sono iniziati i mal di pancia russi per la comunità internazionale. E adesso che cosa succederà in un Paese con migliaia di bombe atomiche? In un Paese in cui lo Stato ha perso il monopolio della forza e si è rotta la catena di comando? Purtroppo è accaduto quello che alcuni specialisti «Cassandre» - tra i quali chi scrive - temevano fin dalla primave…
TENDENZA. Cresce in provincia il fenomeno del reshoring che riduce cali di approvvigionamento e costi di trasporto. Mazzoleni: «Oggi si dà più valore ai modelli sostenibili».
MONDO. A ventiquattr’ore di distanza, che cosa resta della strana impresa di Evgeny Prigozhin, per anni definito con spregio «il cuoco di Putin», poi assurto al rango di fondatore dell’esercito mercenario più potente del mondo, infine arrivato a sfidare il proprio mentore Putin muovendo i carri armati e provando a dettargli decisioni e linea politica?
IL COMMENTO. Sono ormai 18 i mesi di guerra in Ucraina. Naturale che il sostegno prima incondizionato a Kiev si stia affievolendo, che l’opinione pubblica si chieda preoccupata quando avrà mai fine questa sequenza infinita di morti, di distruzioni, di sofferenze. Per non dire del pericolo di un allargamento del conflitto all’intera Europa. Il partito del «no armi» all’Ucraina si ingrossa.
IL COMMENTO. Evghenij Prigozhin ha presentato il conto al Cremlino. Per anni conosciuto come il «cuoco di Putin» e uomo dell’entourage presidenziale, ha capito di persona al fronte in quale vicolo cieco si è infilata la Russia. Le sue continue esternazioni in questi mesi hanno riempito i social media, tanto da farlo diventare in meno di un anno la quinta personalità più popolare del Paese, stand…
ESTERI. Niente di nuovo sul fronte orientale. Ucraini e russi se le continuano a dare di santa ragione anche se adesso pare che la controffensiva di Kiev, iniziata ai primi di giugno, abbia rallentato sensibilmente.