Si chiamava Malaj Shkelzim, aveva 38 anni e abitava a pochi passi dal luogo dove è stato trovato cadavere. È quant o i carabinieri della compagnia di Treviglio hanno scoperto sul conto dell’uomo trovato morto domenica mattina nei campi a Verdellino, massacrato di botte da ignoti malviventi.
Vigili del fuoco in azione nella tarda serata di lunedì. Intorno alle 22.30 hanno raggiunto la località Geromina di Treviglio per una canna fumaria che ha preso fuoco, incendiando il tetto di una villetta in via Falcone. Evacuata una famiglia.
In mattinata sono stati sentiti quattro clienti della Private Bank: una donna, un immobiliarista e un imprenditore con la figlia. Il pomeriggio è stato appannaggio della famiglia di Gianfranco Gamba, l’imprenditore di Gazzaniga.
Ricordate la ragazza costretta a nascondersi nell’armadio per non farsi trovare dai ladri, oppure quello della cassaforte con la collezione di fucili sradicata e lanciata dalla finestra del primo piano? La polizia di Treviglio è riuscita a identificare i presunti colpevoli.
Lo hanno massacrato e sono fuggiti, abbandonando il corpo in un campo di Verdellino: colpi di bastone, o spranga, che lo hanno sfigurato tanto da renderlo irriconoscibile. Solo attraverso le impronte digitali è stato possibile identificare la vittima, un albanese di 37 anni di Verdellino.
Pierluca Locatelli ha concesso una lunga intervista a L’Eco. Nell’edizione di domenica abbiamo pubblicato la prima parte, dove l’ex imprenditore (ora camionista), indagato per corruzione, ha ammesso di aver pagato tangenti per tentare di salvare le proprie aziende. Ecco la seconda parte
Cinque mesi, 152 giorni, prigioniero di un gruppo di estremisti islamici nella Siria dilaniata dalla guerra. Domenico Quirico, inviato de La Stampa, ha raccontato il suo quinto sequestro, formidabilmente più lungo degli altri, in un libro, «Il paese del male. 152 giorni in ostaggio in Siria».
Boccata di ossigeno per la Remer in virtù di un auspicato blitz in quel di Reggio Calabria. Un successo sofferto ma non per questo immeritato. Non c’è stato, del resto, un istante nel quale il team orobico abbia dovuto rimontare.
Sofia Goggia, caduta nel corso della seconda discesa libera di Lake Louise, è stata sottoposta all’ospedale di Banff a una serie di accertamenti al ginocchio sinistro che parlano di una sospetta lesione al legamento crociato e del collaterale
Inseguimento nella notte dal casello di Bergamo a Trezzo d’Adda. Una banda di quattro ladri che avevano rubato in tre case di Villafranca, nel Veronese, sono stati individuati al casello di Bergamo dagli agenti della polizia stradale di Seriate.
Nella mattinata di domenica 8 dicembre un corpo senza vita di un uomo è stato trovato a Verdellino, in un campo tra via Garibaldi e viale Papa Giovanni, nella Bassa Bergamasca. Si tratta di un omicidio: l’uomo è stato ucciso in maniera violenza. Indagano gli inquirenti.
Multato perché aveva appeso alcuni volantini in cui si offriva come aiuto compiti fuori da una scuola. Andrea, vent’anni, residente a Osio Sopra, era stato sanzionato nell’ottobre 2011 dalla polizia locale di Dalmine per aver violato il regolamento di polizia urbana.
Cresce la paura a Sotto il Monte per la serie di furti nelle abitazioni che sembra non fermarsi. Gli ultimi colpi sono stati messi a segno in vari punti del paese. Tutte le vittime hanno ricevuto, nei giorni precedenti o successivi all’episodio, telefonate da numeri sconosciuti.
Da capo di un piccolo impero, la Locatelli Spa, a camionista. Era finito in cella per una tangente da 100 mila euro all’ex vice presidente del Consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani per accelerare la pratica di una discarica. «Ho pagato per salvare le società».
Totalmente capace di intendere e di volere, e quindi imputabile. È stato questo l’esito della perizia psichiatrica su Nicola Comi, l’operaio di 32 anni di Carvico ora in carcere con l’accusa di omicidio volontario per aver ucciso a gennaio di due anni fa a Chignolo d’Isola Eddy Castillo.
Ha omesso di versare le ritenute previdenziali ai suoi dipendenti in svariate occasioni, tra il 2008 e il 2010, sempre per piccole cifre: ora il 61enne titolare di un’azienda di Bergamo, dopo aver fatto ricorso contro due decreti penali, è stato assolto dal giudice.
Nuovo ribaltone nella vicenda Marcello Moro e conti correnti sotto sequestro: sequestrati dalla Procura, dissequestrati da Cassazione e Riesame, di nuovo sequestrati dagli inquirenti e - la notizia è di venerdì - infine parzialmente dissequestrati dal gip.
Solo nella giornata di sabato si deciderà per Stendardo. Il difensore pare recuperato, ma Colantuono dovrà decidere se schierarlo dal primo minuto. E la scelta non è così scontata, anche perché Stendardo si è riallacciato alla squadra solo in questi giorni.
La Compagnia delle Opere nterviene dopo la diffusione della notizia secondo la quale all’associazione sarebbe stato pagato un milione in tangenti. «L’inchiesta - scrive la CdO - coinvolge unicamente soggetti che, se i fatti fossero accertati, avrebbero agito a titolo personale».
«Se fino a qualche tempo fa poteva esserci il dubbio che la madre di “Ignoto 1” non sapesse nulla, ora che si è parlato della vicenda la signora come minimo deve sospettare qualcosa. Il nostro appello a questa donna, se è ancora viva, è di farsi avanti».
