Moro: il mio sogno ora è realtà «Il K2? Lo lascio agli altri» - Foto/video
Intervista a Simone Moro dopo l’impresa invernale sul Nanga Parbat.
Intervista a Simone Moro dopo l’impresa invernale sul Nanga Parbat.
Stanco ma felice e lucido come sempre Simone Moro appena arrivato al campo base ci racconta l'impresa che lo ha portato nella storia dell'alpinismo. La scalata del Nanga Parbat in invernale. con un messaggio preciso sono un uomo normale che …
Un’attività intensa e articolata, frutto dell’appassionato impegno di tanti volontari che da decenni passano il testimone alle nuove generazioni in un’ideale cordata di valori e amicizia. Il Cai Valgandino compie 71 e si dedica una serata per festeggiare e ricordare i traguardi raggiunti.
Fabio Bazzana e Bianca Balzarini: sono i vincitori della Mario Merelli c'è, la gara di sci alpinismo in memoria del grande alpinista bergamasco valida, insieme alla Monte Pora Moon Race del 19 febbraio ed al 67mo trofeo Parravicini in programma …
Domenica pomeriggio alle 18 presentazione al Palamonti.
L’alpinista bergamasco è impegnato nella scalata dell’Ottomila: in caso di successo sarebbe il primo ad averne raggiunti quattro d’inverno.
Domenica 7 febbraio la competizione in memoria dell’alpinista. Era stata cancellata a gennaio, ora viene riproposta. Gli organizzatori: si svolgerà in qualsiasi condizione meteo, sono stati predisposti percorsi alternativi.
«Grazie a tutti per i vostri messaggi! Simone e Tamara stanno bene, vi salutano dal Pakistan». Così Simone Moro sul suo profilo Facebook.
In attesa di ripetere il tentativo di conquista del Nanga Parbat nella stagione invernale, Simone Moro batte un nuovo record, questa volta in elicottero.
Al via ieri sera su Rai 2 "Monte Bianco", una gra nella quale sette 'vip' accompagnati da guide alpine devono conquistare la vetta più alta d'Europa. Capo-cordata, un alpinista d'eccezione: il bergamasco Simone Moro.
«Tito sei un mito». Ci scappa anche la rima per sottolineare l’ennesimo, meritato riconoscimento per il giovane alpinista Tito Arosio, cui è stato assegnato a Nembro (per il quarto anno consecutivo) il Premio alpinistico Marco e Sergio Dalla Longa.
Non sarà solo una spedizione, l’ennesimo tentativo invernale che Simone Moro cercherà di portare a casa in extremis con una tabella di marcia giocoforza serrata considerata la partenza a stagione ormai avanzata.
Dopo il rinvio del 12 dicembre, dovuto ad un blackout degli aeroporti londinesi che hanno bloccato Simon Yates, è stato fissato per venerdì 19 dicembre, sempre alle 21 all’Auditorium Modernissimo di Nembro, l’incontro con il celebre alpinista britannico che interviene all’interno della rassegna Il Grande Sentiero di Lab 80.
Al passo della Manina, sopra Lizzola, è ormai tutto pronto. Il valico, posto a 1.800 metri di quota, è stato scelto per ospitare una piastra in acciaio, più conosciuta come «rosa dei venti», con l’indicazione di tutte le cime circostanti.
Viene definito storico» l’incontro tra i vertici del Club alpino italiano e della Federazione motociclistica italiana che hanno avviato un dialogo sul tema della tutela dell’ambiente, e del rapporto tra montagna e motocross.
È stato il giorno dei funerali di Alberto Bonanno, l’alpinista 41enne di Levate a cui è stata fatale domenica una scivolata mentre stava risalendo il canalone ghiacciato del pizzo Redorta durante un’escursione solitaria.
Un 41enne residente a Levate è stato ricoverato in condizioni molto gravi all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dopo una rovinosa caduta dal canale centrale del Redorta, in territorio di Valbondione. È ruzzolato per un centinaio di metri sbattendo contro le rocce.
Una Messa per ricordare Enrico Villa e Domenico Capitanio, i due amici bergamaschi, nomi molto noti nel Cai orobico e morti nell’ottobre 2013 sul Resegone in un tragico incidente alpinistico. L’appuntamento è il 26 luglio al «Tagliaferri».
A Nives Meroi (di Bonate Sotto) - che dello scrittore Erri De Luca è grande amica e che domenica ai Piani dei Resinelli è arrivata dopo aver partecipato alla tappa conclusiva del Tour delle Grigne - è successo di scoprire che due non è solo il contrario di uno.
All’inizio di «My family goes to Auckland» (Fazi) Paolo Re avverte: non leggete questo libro, scegliete qualcosa sul pilates o sullo yoga, siete ancora in tempo! La sua storia, infatti, non è una semplice guida di viaggio.