“Scemi di guerra” ovvero i soldati che tornavano dal fronte della prima grande guerra con il corpo integro e la psiche distrutta dalla vita in trincea
I turni in trincea potevano durare anche per settimane. Bisognava stare fermi in uno spazio ridotto che era cucina, gabinetto, ospedale e cimitero. Sotto un diluvio casuale di proiettili di acciaio e con il rombo feroce delle esplosioni nelle orecchie. Ogni guerra porta devastazioni sempre diverse che sono esterne, ma anche interne, soprattutto se lo Stato non riconosce il sacrificio.