Forza, Atalanta. Regoliamo i conti con la Lazio: i ventimila dell’Olimpico aspettano la loro rivincita
Non è una finale di niente. E di sicuro non sarà decisiva su nulla, mancando ancora, dopo di questa, undici partite. Non sarà decis…
Classe 1974, ha cominciato a scrivere su L'Eco di Bergamo nel settembre 1993. Assunto nel 2001 come redattore di cronaca città, nel 2003 è passato alla redazione sportiva, di cui è diventato caposervizio nel 2011. Dal 2017 è vicecaporedattore nell'ufficio centrale, coordinatore del sito web e responsabile dei servizi di Corner.
Non è una finale di niente. E di sicuro non sarà decisiva su nulla, mancando ancora, dopo di questa, undici partite. Non sarà decis…
I messaggi sono chiari, limpidi, cristallini. Il primo: l’Atalanta non ha intenzione di girare la testa e guardarsi troppo le spall…
Sembra passato un anno. Sembra passato più di quel che passa normalmente tra la festa di fine stagione, il raduno di luglio a Rovet…
Esultano. Ma da esultare c’è ben poco. La Federcalcio ha approvato le regole per la ripartenza, ma è una scatola quasi vuota. E le …
Se c’è una febbre che sale, è solo quella delle parole. Centinaia di tweet e re-tweet…
Dieci anni fa Antonio Percassi acquistava l’Atalanta e il giorno dopo, con la proclam…
Lo spettacolo è increscioso, parecchio. Se non fossimo in presenza di una circostanza…
Il calcio riparte. La domanda, che anche dopo questo fatidico 28 maggio resta tutta sul tavolo, è sempre la stessa: ma come, riparte? Settimane e settimane di dibattiti non hanno dissolto le nebbie. In Germania il governo ha deciso: si gioca, trovate il modo. In Italia s’ è scelto il metodo rovesciato: se trovate il modo, si gioca. Attorno a quel «se» s’ è scatenato il campionato mondiale del tir…
Il calcio riparte. La domanda, che anche dopo questo fatidico 28 maggio resta tutta s…
Capiamoci, però. Perché possiamo stare mesi a raccontarci e a raccomandarci in ogni modo che bisogna usare mascherine, lavarsi le mani ottocento volte al giorno, correre stando attentissimi alle distanze, costringere i ristoratori a metterci seduti in due per stanza. Poi, però, se succede quel che è capitato ieri in Città Alta, allora rischia di diventare tutto inutile. Specie se c’ è chi va in g…
Tutti in quarantena, anzi no: solo il positivo. Sarà responsabilità dei medici social…
Mentre la Bundesliga decide di ripartire, anche a prescindere dagli 11 positivi risco…
Giocare, non giocare. Il mondo del calcio è diviso. C’è chi vorrebbe giocare a tutti …
Giro del mondo con gli occhi delle webcam: il virus ha messo tutti sullo stesso piano. Luoghi antichi e super moderni: non c’è differenza. Tranne che per un pescatore di Roatan.
«Ha la tessera»? Quante volte, alla cassa di un negozio o di un supermercato, ci hanno rivolto questa domanda, per rifilarci una tessera di fidelizzazione? Quelle che poi tu raccogli i punti, i bollini o magari qualche sconto, e loro in cambio raccolgono tutto di te. La tessera non ce l’hai, ti fai ingolosire, la signorina allunga modulo e penna e zac, è fatta. Conviene però riavvolgere il nastro…
Ricapitoliamo. L’Atalanta è ferma da 53 giorni. A Lecce si giocò che era il 1° marzo.…
La gente di montagna ha paura. Perché finora quel che in normalità è l’handicap di chi vive nelle alte valli – l’isolamento – si è forse rivelato importante.
Emi Gao, manager cinese da 12 anni in Italia, è in isolamento da gennaio, prima a Pechino, poi a Milano. «Mio marito e un figlio sono bloccati a Wuhan. Ora dono mascherine ai miei vicini, sono onorata di aiutare l’Italia».
Il confronto con le altre regioni italiane secondo il report di Google.In Lombardia però negli ultimi giorni c’è un aumento preoccupante.
Bergamo piange ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Ora piange anche la Bergamo atalan…
Loading...