Il peggioramento previsto nei giorni scorsi ha fatto il suo ingresso proprio martedì mattina su tutta la provincia apportando condizioni perturbate con pioggia e rovesci.

Come previsto sono arrivate le piogge e la neve sui rifugi orobici oltre i 2000 metri.

Intenso peggioramento delle condizioni atmosferiche nella notte tra sabato e domenica.

Una spruzzata di neve in una notte di luglio a oltre 2700 metri di quota non è un’anomalia quanto lo sono invece le settimane di caldo africano che hanno caratterizzato giugno e luglio.

L’anticiclone africano terrà banco ancora per qualche giorno costringendoci nella sua morsa rovente con temperature che arriveranno a trentacinque gradi in pianura.

Il primo bilancio della giornata di super caldo: in città il termometro si è «fermato», si fa per dire, ai 38°. L’exploit nelle valli: temperature mai viste a Schilpario, Colere e Valbondione.

L’effetto favonio - con il vento di caduta dalle Alpi -, sta agendo già dalle prime ore di giovedì mattina 27 giugno soprattutto in quota sulle Orobie, con temperature del tutto eccezionali.

Gli effetti del marcato sbalzo termico avvenuto in poco meno di venti ore: per fare un esempio, venerdì pomeriggio verso le 14 la temperatura al Passo di Zambla era di +12,5°C, mentre oggi alla stessa ora risultava di -1.7°C.

Da noi i fiocchi bianchi sono previsti solo dopo il 20 gennaio, intanto il vento caldo ha spazzato ancora l’aria e l’orizzonte è sgombro e si vedono gli Appennini.

L’aria polare si è trasformata in Favonio che ha spazzato il cielo ma non su tutta la pianura padana che per metà era ricoperta dalla nebbia. Le foto sono uno spettacolo.

Il vento si manifesterà soprattutto in quota. Si tratta di un vento polare che oltrepassando le Alpi si trasformerà in Favonio favorendo in un primo momento il rialzo delle temperature che poi caleranno bruscamente quando il vento giovedì cesserà.

Archiviata la prima nevicata (sarà interessante capire quanta ne è scesa), vediamo ora come evolverà il tempo.

Un bel weekend di sole attende i bergamaschi, con qualche imprevisto sulle Orobie.