Se la follia social si trasforma in disordini
MONDO. «Violenza organizzata». Ecco la nuova follia che sta mettendo a soqquadro il Regno Unito, percorso da un’ondata fuori controllo di razzismo, ingigantito dai social media.
MONDO. «Violenza organizzata». Ecco la nuova follia che sta mettendo a soqquadro il Regno Unito, percorso da un’ondata fuori controllo di razzismo, ingigantito dai social media.
MONDO. Una finestra per l’inizio di trattative sull’Ucraina si è finalmente aperta, ma quanto essa sia grande è difficile da stabilirlo, come impossibile è prevedere se le parti in causa sfrutteranno tale momento.
MONDO. Quando si ha a che fare con dei regimi, lo si sa purtroppo, c’è poco da farsi illusioni su una loro uscita pacifica.
MONDO. Finalmente! Non se ne poteva proprio più. L’Unione europea sta per iniziare una sua controffensiva in campo informativo.
MONDO. Ha oltrepassato, per sbaglio o per ingenuità, una delle cosiddette «linee rosse» oppure ha osato superarle a sprezzo del pericolo.
MONDO. Super escalation militare dell’Occidente da una parte e contemporanee aperture diplomatiche dall’altra. Sì del presidente ucraino Zelensky alla partecipazione russa al «summit della pace», ma immediata risposta gelida del Cremlino a tale offerta. Finalmente qualcosa si muove ad Est.
MONDO. Contromosse del Cremlino per battere l’isolamento internazionale, in cui è piombata la Russia, e contemporaneo inizio della super-esibizione di muscoli dell’Occidente per riportare Vladimir Putin alla ragione.
MONDO. Le visite ufficiali di Viktor Orbán, prima a Kiev poi a Mosca, hanno sorpreso non solo la diplomazia internazionale ma anche i più attenti osservatori.
MONDO. Sembrano passati decenni e non un anno solo dalla rivolta della Compagnia di mercenari Wagner, che portò la Russia sull’orlo di una guerra civile.
IL COMMENTO. Accoglienze d’altri tempi, scenografie degne di «padri della Patria» e non solo «presidenti». Ma a Pyongyang le visite di Stato di leader stranieri sono talmente rare che diversamente non si sarebbe potuto fare per festeggiare la firma con la Russia del partenariato bilaterale e del patto di protezione contro le aggressioni.
IL COMMENTO. Conferenza internazionale di pace in Svizzera, ispirata dall’Ucraina, e proposta di tregua di Vladimir Putin. Ad Est, all’apparenza, qualcosa si muove, ma è solo apparenza: il muro contro muro tra Kiev e Mosca prosegue; siamo davanti ad un dialogo tra sordi.
MONDO. Da Bari, città cara ai russi per San Nicola, il messaggio recapitato al Cremlino è «fermatevi»; l’Occidente non farà passi indietro sull’Ucraina.
MONDO. Spagna, un Paese sull’orlo di una crisi di nervi, tanto che le Europee di domenica prossima potrebbero trasformarsi in una resa dei conti sulla divisiva legge di Amnistia, sulla questione catalana e sulla sopravvivenza del governo a conduzione socialista.
MONDO. Tempo di elezioni, tempo da toni forti. È così da sempre. Il problema è che il degrado verbale oggi non ha più limiti. Il cattivo gusto e la maleducazione sono ormai fuori controllo, come continui sono gli insulti, a volte pesanti.
MONDO. Il Sudafrica è arrivato ad un bivio della storia. Per la prima volta da quando nel 1994 Nelson Mandela lo condusse al potere, l’Anc rischia di perdere la maggioranza assoluta in Parlamento.
MONDO. Contropiede alla spagnola. Inaspettatamente Rishi Sunak si è giocato la carta delle elezioni anticipate: il Regno Unito si recherà alle urne il 4 luglio. È la prima volta dal 1945 che si vota in estate.
MONDO. La cosa grave è che persino in ambienti pseudo-liberali europei qualcuno oggi strizza l’occhio alle autocrazie e ha nostalgia dell’«uomo forte» che risolve d’incanto i problemi.
MONDO. Il «Sogno georgiano» non è più «europeo». Il partito di maggioranza ha definitivamente fatto approvare con la forza dei numeri la cosiddetta «legge russa» dal Parlamento nazionale.
MONDO. L’arresto di Timur Ivanov è stato un fulmine a ciel sereno. A poche ore dalla scelta del nuovo Governo federale - con l’assegnazione contemporanea di incarichi influenti per la gestione di copiosi fondi - le lotte intestine nelle «stanze del potere» moscovita vengono a galla.
MONDO. Primi raggi di sole sulle relazioni sino-americane. Siamo ancora lontani da un vero e proprio «reset» nei rapporti bilaterali, poiché troppe sono le questioni aperte, ma i due Paesi sono tornati finalmente a dialogare costruttivamente, mettendo da parte i «diktat» dello scorso anno.
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