Due Giugno, i garanti di un’Italia confusa
Il due Giugno dell’anno scorso, alla Festa della Repubblica, Sergio Mattarella dal Quirinale stava idealmente salutando gli italiani al termine del suo settennato.
Il due Giugno dell’anno scorso, alla Festa della Repubblica, Sergio Mattarella dal Quirinale stava idealmente salutando gli italiani al termine del suo settennato.
Nessuno seriamente crede che il governo Draghi corra dei rischi di stabilità. La crisi internazionale è troppo grave perché l’Italia si possa concedere il lusso di una fase di turbolenza: si andrà avanti fino alle elezioni del 2023 e si farà di tutto per portare a termine il programma (già in parte concretizzato) che consente al nostro Paese di riscuotere tutte le rate del Pnrr.
Un’improvvisa convocazione del Consiglio dei ministri ieri pomeriggio ha provocato ondate di allarme tra i partiti, curiosità nelle redazioni, ansia tra i parlamentari desiderosi di restare in carica almeno un altro anno, almeno fino alla fine normale della legislatura (e, per moltissimi di loro, anche della carriera politica).
Lo scopo principale della visita di Mario Draghi alla Casa Bianca è di dimostrare al mondo che in Italia non ci sono ambiguità sul tema delle alleanze: come disse alla nascita del suo governo, il presidente del Consiglio conferma la tradizionale linea atlantista ed europeista dell’Italia. Ce n’era bisogno? Sì, dopo due governi in cui molto si era dubitato di noi considerando le linee filo-russe, …
Mario Draghi lavora alla riunione del G7 e soprattutto alla sua imminente visita a Washington: sono i due maggiori impegni del presidente del Consiglio il quale, dopo l’accordo sul catasto col centrodestra, non ha alcuna intenzione di andare in Parlamento per un dibattito sull’Ucraina prima del question time del 19 maggio come gli chiede insistentemente il M5S da giorni.
Con l’ultimo decreto il governo ha fatto un grosso sforzo per parare le conseguenze economiche del caro energia e della guerra in Ucraina. Purtroppo questo sforzo è messo in secondo piano da nuove polemiche all’interno della maggioranza che portano a galla vecchie contraddizioni. Riassumiamo gli aiuti contenuti nel decreto: tutti si aspettavano un decreto da 6 miliardi, forse 7, addirittura 9, e …
Il limpido discorso con cui il presidente Mattarella ha celebrato il 77° anniversario della Festa della Liberazione ha fatto giustizia di tante, troppe ambiguità che hanno segnato il confronto pubblico italiano sul tema della guerra in Ucraina, cioè dell’invasione decisa da Putin di uno Stato libero e sovrano. Lo ha fatto, Mattarella, citando Liliana Segre: qualche giorno fa la senatrice a vita r…
Sulla politica italiana la guerra sta producendo conseguenze molto contraddittorie. Tanto che ci si potrebbe chiedere quanto a lungo potrà durare questo equilibrio – che ci dovrebbe portare sino alle elezioni politiche dell’anno prossimo – nonostante che la gravissima situazione internazionale stia facendo da «collante» alla politica un po’ in tutti i Paesi d’Europa. Però da noi la situazione è v…
La telefonata di un’ora tra Mario Draghi e Vladimir Putin ha, in qualche modo, reso di nuovo visibile un ruolo del governo italiano che negli ultimi tempi della guerra russo-ucraina era sembrato abbastanza in secondo piano. In realtà, questo ruolo è già riemerso nei giorni scorsi quando gli ucraini hanno chiesto anche all’Italia di entrare in un gruppo di dieci Paesi che dovrebbero essere i garan…
Come sempre accade nei momenti più difficili, Mario Draghi è salito al Quirinale per consultarsi con il Capo dello Stato. Motivo: con i 5 Stelle si è aperta una crisi sulla questione dell’aumento delle spese militari. Breve riepilogo: nel 2014 l’Italia, come tutti gli altri Paesi europei membri della Nato, ha accettato di portare le sue spese per la Difesa al livello del 2 per cento del Pil. L’im…
Il Presidente Mattarella non ha remore nel ricordare che l’impegno dell’Italia a favore degli ucraini consiste anche «nel sostegno concreto a chi resiste a difesa della propria terra contro un’invasione militare», ossia mandando nostre armi per ricacciare indietro i russi. Mattarella suggella la posizione che il Parlamento ha preso alla quasi unanimità ormai diverso tempo fa su iniziativa del gov…
Si dice che il presidente ucraino Zelensky abbia tenuto, di fronte al Parlamento italiano, un discorso assai più morbido del solito: ha evitato di invocare la no-fly zone (del resto ormai ha capito che non gliela concederanno) e non ha chiesto di avere copertura aerea contro i russi. Chissà che questo tono non sia da mettere in correlazione con il colloquio avuto con Papa Francesco prima di colle…
La Russia minaccia l’Italia, il suo governo, il ministro della Difesa Guerini. Fa sapere che se la logica della guerra economico-finanziaria a Mosca (quella esposta dal ministro francese Le Maire, ndr) «dovesse trovare seguaci» anche da noi, allora le «conseguenze corrispondenti» sarebbero «irreversibili». A parlare con queste parole tonitruanti è il direttore del dipartimento europeo del ministe…
In quell’albergone americano sulla via Aurelia, periferia di Roma, gli inviati di Stati Uniti e Cina hanno discusso per otto ore in un confronto che è stato definito «intenso». L’occasione serviva agli americani a lanciare un avvertimento ai cinesi: se aiutate Putin subirete delle conseguenze. Non si sa come abbia risposto il delegato di Xi Jin Ping, non a caso soprannominato «la tigre» dal vecch…
L’invasione russa dell’Ucraina ha ottenuto l’effetto di compattare l’Unione europea e di restituire ruolo alla Nato. Ma ha avuto anche altre conseguenze politiche: per esempio ha ammutolito i «partiti» filo-russi trasversali presenti nei vari Paesi europei. Anche in Italia, come tutti sanno, c’è stato a lungo un «partito di Putin»: adesso è costretto a tacere o a fare imbarazzanti contorsionismi.…
Anche se sull’Ucraina la posizione europea è unanime e compatta, ogni Paese membro ha i suoi problemi interni da risolvere quando si discute di sanzioni alla Russia. Anche perché come è noto, le sanzioni possono colpire non solo chi le riceve ma anche chi le infligge, e noi italiani da questo punto di vista siamo particolarmente esposti con Mosca: dipendiamo da Gazprom per la maggior parte delle …
Non era difficile da prevedere: che i quattro capitomboli del Governo della settimana scorsa non sarebbero stati gli ultimi. E infatti. Ieri la Lega per poco non provocava il quinto. In attesa del sesto, naturalmente. La Lega ha sempre mal sopportato il Green pass, si sa. Un po’ per convinzione, un po’ per non farsi rubare i voti no vax da Giorgia Meloni che, stando all’opposizione, cammina liber…
«Un governo bellissimo, ministri bravissimi!». Nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri dedicato al caro bollette, Mario Draghi prova a stemperare un po’ la tensione che si sta accumulando sul governo prima che diventi eccessiva. La sua strigliata di giovedì sera ai partiti è sulle prime pagine di tutti i giornali, insieme alla sua frase «se volete perdere tempo trovatevene un altro…
Giuliano Amato con gesto innovativo ha voluto spiegare alla stampa il perché delle decisioni della Corte Costituzionale sugli otto referendum presentati. Il presidente della Consulta non è stato in questa circostanza «sottile», anzi ha dato giudizi molto netti. Primo, sull’eutanasia, già bocciato l’altroieri, ha ricordato che non rispettava la tutela costituzionalmente dovuta della vita umana per…
Chi si illudeva che, rieleggendo Mattarella, la situazione politica si sarebbe stabilizzata lasciando Draghi al lavoro per i prossimi due anni, si sta disilludendo. Certo Mattarella rappresenta la massima protezione possibile per il governo, con tutto quello che comporta in termini di relazioni internazionali e finanziarie, ma il problema è che - una volta confermati i due punti fermi al Quirinal…
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