Acqua, fusti, armi e residuati bellici, scarti di guarnizioni in taluni casi con stampati i marchi di produzione e campioni di limo. La prima fase della mappatura per verificare lo stato di inquinamento del lago si è conclusa con la consegna dei campionamenti prelevati dai carabinieri sommozzatori di Genova e consegnati ad Arpa Lombardia ed ai Carabinieri del comando per la doppia analisi. Ora parte un'indagine a seguito dell'esposto in procura. Per ora la denuncia è contro ignoti. Sono stati effettuati prelievi a diverse profondità ed ora resta da capire il potere inquinante di questi materiali e il reale stato dell'acqua, sia in chiave ambientale che di balneabilità. Toccherà ai laboratori dell' Arpa di Bergamo, Brescia e Milano, a seconda dei parametri che si vogliono indagare, a stabilirlo con esattezza. Negli scarti digomma potrebbe esserci anche amianto o teflon, che in passatoi erano parte della miscela delle guarnizioni. Doppia campionatura, una a disposizione della Procura e l'altra di Arpa. Nella seconda fase i sommozzatori andranno a visionare siti dove sono stati stoccati fusti contenenti verosimilmente acidi. Il colonnello Paolo Storoni ha già pianificato entro la fine del mese l'arrivo dei sub artificieri della Marina Militare, gli stessi che vennero ad estrarre l'auto di Rosario Tilotta, e rimuoveranno i residuati bellici rinvenuti. Intanto il sindaco di Tavernola Ioris Pezzotti ha iniziato a creare le premesse per una eventuale bonifica. Ha chiesto un incontro scritto al Ministero dell' Ambiente per sottoporre il problema e sapere se sono disponibili fondi pubblici per questi interventi di bonifica. Simona Befani
Acqua, fusti, armi e residuati bellici, scarti di guarnizioni in taluni casi con stampati i marchi di produzione e campioni di limo. La prima fase della mappatura per verificare lo stato di inquinamento del lago si è conclusa con la consegna dei campionamenti prelevati dai carabinieri sommozzatori di Genova e consegnati ad Arpa Lombardia ed ai Carabinieri del comando per la doppia analisi. Ora parte un'indagine a seguito dell'esposto in procura. Per ora la denuncia è contro ignoti. Sono stati effettuati prelievi a diverse profondità ed ora resta da capire il potere inquinante di questi materiali e il reale stato dell'acqua, sia in chiave ambientale che di balneabilità. Toccherà ai laboratori dell' Arpa di Bergamo, Brescia e Milano, a seconda dei parametri che si vogliono indagare, a stabilirlo con esattezza. Negli scarti digomma potrebbe esserci anche amianto o teflon, che in passatoi erano parte della miscela delle guarnizioni. Doppia campionatura, una a disposizione della Procura e l'altra di Arpa. Nella seconda fase i sommozzatori andranno a visionare siti dove sono stati stoccati fusti contenenti verosimilmente acidi. Il colonnello Paolo Storoni ha già pianificato entro la fine del mese l'arrivo dei sub artificieri della Marina Militare, gli stessi che vennero ad estrarre l'auto di Rosario Tilotta, e rimuoveranno i residuati bellici rinvenuti. Intanto il sindaco di Tavernola Ioris Pezzotti ha iniziato a creare le premesse per una eventuale bonifica. Ha chiesto un incontro scritto al Ministero dell' Ambiente per sottoporre il problema e sapere se sono disponibili fondi pubblici per questi interventi di bonifica. Simona Befani