Un mese fa il cedimento dell’asfalto di un tornante, a causa del maltempo, ha costretto alla chiusura di un tratto della strada provinciale 41 che collega il Comune di Gazzaniga alla frazione Orezzo: anche oggi queste enormi crepe sono ancora tutte lì da vedere. Per evitare l’isolamento dei 700 abitanti di Orezzo è stato istituito un senso unico alternato lungo una strada agrosilvopastorale, via Gromplano, con accesso consentito ai soli residenti, anche se ora è stata aperta anche ai clienti delle due attività commerciali presenti in paese, il minimarket e il ristorante. I tempi per il ritorno alla normalità saranno lunghi, si parla di circa sei-sette mesi, quindi fino alla prossima estate, ma ovviamente nel frattempo per loro le entrate languono, specie durante la settimana. Una situazione scomoda, basti pensare agli otto minuti di durata del semaforo per consentire l’alternanza del passaggio delle auto su una strada tanto stretta che i pullman e i camion non possono transitare. Ma necessaria, visto il danno e per evitare l’isolamento di Orezzo. La Penzana del Merèl è una storia di famiglia e un’istituzione per Orezzo dal 1936: Efrem ha pensato di chiudere e aprire da un’altra parte, ma suo figlio Giacomo non ha voluto sentire ragioni. Si resta qui, a Orezzo, tra mille difficoltà, fin quando sarà possibile. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv con l'intervista a Efrem Merelli.
Un mese fa il cedimento dell’asfalto di un tornante, a causa del maltempo, ha costretto alla chiusura di un tratto della strada provinciale 41 che collega il Comune di Gazzaniga alla frazione Orezzo: anche oggi queste enormi crepe sono ancora tutte lì da vedere. Per evitare l’isolamento dei 700 abitanti di Orezzo è stato istituito un senso unico alternato lungo una strada agrosilvopastorale, via Gromplano, con accesso consentito ai soli residenti, anche se ora è stata aperta anche ai clienti delle due attività commerciali presenti in paese, il minimarket e il ristorante. I tempi per il ritorno alla normalità saranno lunghi, si parla di circa sei-sette mesi, quindi fino alla prossima estate, ma ovviamente nel frattempo per loro le entrate languono, specie durante la settimana. Una situazione scomoda, basti pensare agli otto minuti di durata del semaforo per consentire l’alternanza del passaggio delle auto su una strada tanto stretta che i pullman e i camion non possono transitare. Ma necessaria, visto il danno e per evitare l’isolamento di Orezzo. La Penzana del Merèl è una storia di famiglia e un’istituzione per Orezzo dal 1936: Efrem ha pensato di chiudere e aprire da un’altra parte, ma suo figlio Giacomo non ha voluto sentire ragioni. Si resta qui, a Orezzo, tra mille difficoltà, fin quando sarà possibile. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv con l'intervista a Efrem Merelli.