Correva l'anno 2008 quando lo studioso di botanica Sidney Clarke scoprì un ibrido di primula nei pressi del Bivacco La Plana, a 1235 metri di quota, sulle pendici del Monte Alben, sopra Chignolo d'Oneta. Per questo è stata chiamata "primula chignolensis": foglie color verde scuro e fiore color vino rosso, con il centro giallo. E' il risultato dell'unione della primula albenensis, viola, con la primula auricola, gialla. Lo studioso scozzese si era recato in camper con la moglie a Chignolo d'Oneta per studiare e fotografare la primula albenensis, vero tesoro della montagna della Val del Riso dato che cresce solo nelle spaccature delle rocce dolomitiche dell'Alben. A scoprirla erano stati nel 1988 Enrico Banfi, allora conservatore di botanica presso il Museo di Storia Naturale di Milano, e Renato Ferlinghetti del Gruppo Flora Alpina Bergamasca. Oneta ha presentato ufficialmente questo nuovo ibrido di primula, unico in Italia, che conferma l'enorme biodiversità presente sull'Alben e che potrebbe contribuire a portare nuovo turismo in zona. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv.
Correva l'anno 2008 quando lo studioso di botanica Sidney Clarke scoprì un ibrido di primula nei pressi del Bivacco La Plana, a 1235 metri di quota, sulle pendici del Monte Alben, sopra Chignolo d'Oneta. Per questo è stata chiamata "primula chignolensis": foglie color verde scuro e fiore color vino rosso, con il centro giallo. E' il risultato dell'unione della primula albenensis, viola, con la primula auricola, gialla. Lo studioso scozzese si era recato in camper con la moglie a Chignolo d'Oneta per studiare e fotografare la primula albenensis, vero tesoro della montagna della Val del Riso dato che cresce solo nelle spaccature delle rocce dolomitiche dell'Alben. A scoprirla erano stati nel 1988 Enrico Banfi, allora conservatore di botanica presso il Museo di Storia Naturale di Milano, e Renato Ferlinghetti del Gruppo Flora Alpina Bergamasca. Oneta ha presentato ufficialmente questo nuovo ibrido di primula, unico in Italia, che conferma l'enorme biodiversità presente sull'Alben e che potrebbe contribuire a portare nuovo turismo in zona. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv.