La linea T2 del tram delle valli è un'infrastruttura del costo di 225 milioni di euro che dal giugno del 2026 collegherà in mezz'ora Bergamo e Villa d'Almè attraverso un percorso di undici chilometri e mezzo articolato in 17 fermate, interessando un territorio di oltre 240mila abitanti e sfruttando il tracciato dell'ex ferrovia della Val Brembana dismessa nel 1966, anche se sul tavolo sono già pronti gli scenari per una futura estensione verso San Giovanni Bianco da una parte e Ponte San Pietro dall'altra. Sulla linea T2 presteranno servizio dieci nuovi tram elettrici con una capacità massima di 281 passeggeri, 66 posti a sedere e una velocità massima di 70 km/h che scenderà a 50 nel tratto più urbanizzato tra Ponteranica e Bergamo e a 15 in corrispondenza degli attraversamenti. A Petosino sarà costruito un nuovo desposito tram anche se il cuore operativo resterà a Ranica nell'attuale centro di controllo della linea T1. Il maxi cantiere della T2, avviato lo scorso aprile, procede a ritmo sostenuto non soltanto per tracciato e fermate, ma anche per i sette parcheggi d'interscambio (513 posti totali, i più grandi saranno a Paladina e Ramera) e per la pista ciclabile di dieci chilometri accanto alla tramvia da San Fermo a Villa d'Almè, in un labirinto di sottoservizi presenti nel sottosuolo (come in via Maresana a Ponteranica) e di modifiche alla viabilità, interessando 160 operai della ditta Milesi Sergio di Gorlago, con direzione lavori nei capannoni dell'area industriale dismessa dell'ex Gres di Sorisole. Dalle macchine di trivellazione all'opera in via Papa Giovanni, al confine tra Ponteranica e Bergamo, ai lavori di consolidamento alla galleria Ramera nell'unico punto in cui il tracciato sarà su binario unico, passando per le fondamenta del nuovo ponte Rino in costruzione a Villa d'Almè: lavori a tappeto su più fronti, in linea con il cronoprogramma. In arrivo anche 23 nuovi attraversamenti stradali e pedonali, rotonde, sovrappassi e sottopassi. Il servizio di Matteo De Sanctis per Bergamo Tv con le immagini di Beppe Bedolis.
La linea T2 del tram delle valli è un'infrastruttura del costo di 225 milioni di euro che dal giugno del 2026 collegherà in mezz'ora Bergamo e Villa d'Almè attraverso un percorso di undici chilometri e mezzo articolato in 17 fermate, interessando un territorio di oltre 240mila abitanti e sfruttando il tracciato dell'ex ferrovia della Val Brembana dismessa nel 1966, anche se sul tavolo sono già pronti gli scenari per una futura estensione verso San Giovanni Bianco da una parte e Ponte San Pietro dall'altra. Sulla linea T2 presteranno servizio dieci nuovi tram elettrici con una capacità massima di 281 passeggeri, 66 posti a sedere e una velocità massima di 70 km/h che scenderà a 50 nel tratto più urbanizzato tra Ponteranica e Bergamo e a 15 in corrispondenza degli attraversamenti. A Petosino sarà costruito un nuovo desposito tram anche se il cuore operativo resterà a Ranica nell'attuale centro di controllo della linea T1. Il maxi cantiere della T2, avviato lo scorso aprile, procede a ritmo sostenuto non soltanto per tracciato e fermate, ma anche per i sette parcheggi d'interscambio (513 posti totali, i più grandi saranno a Paladina e Ramera) e per la pista ciclabile di dieci chilometri accanto alla tramvia da San Fermo a Villa d'Almè, in un labirinto di sottoservizi presenti nel sottosuolo (come in via Maresana a Ponteranica) e di modifiche alla viabilità, interessando 160 operai della ditta Milesi Sergio di Gorlago, con direzione lavori nei capannoni dell'area industriale dismessa dell'ex Gres di Sorisole. Dalle macchine di trivellazione all'opera in via Papa Giovanni, al confine tra Ponteranica e Bergamo, ai lavori di consolidamento alla galleria Ramera nell'unico punto in cui il tracciato sarà su binario unico, passando per le fondamenta del nuovo ponte Rino in costruzione a Villa d'Almè: lavori a tappeto su più fronti, in linea con il cronoprogramma. In arrivo anche 23 nuovi attraversamenti stradali e pedonali, rotonde, sovrappassi e sottopassi. Il servizio di Matteo De Sanctis per Bergamo Tv con le immagini di Beppe Bedolis.