“Lloyd, secondo te un buon amico si vede nel momento del bisogno?”
“Direi che quella è la descrizione per un buon aiutante, sir”
“E allora un amico?”
“È quello che, nei momenti difficili, non si vede, ma si mostra, sir”
“Molto chiaro, Lloyd”
“Buona giornata, sir”
È questo solo un esempio delle «istantanee» perle di saggezza acute e spiritose distillate dal maggiordomo immaginario Lloyd, il gentile e posato quanto puntale «alter ego» di Simone Tempia, 33enne scrittore biellese che dopo aver conosciuto e sposato una bergamasca, ha scelto la nostra città come sua terra d’adozione. Le sua idea, nata una notte insonne, è prima sbarcata su Facebook, per poi approdare a novembre del 2016 anche in libreria. Il volume «Vita con Lloyd. I miei giorni insieme a un maggiordomo immaginario» edito da Rizzoli Lizard è andato a ruba ed è già alla terza ristampa. E come non potrebbe, visto che è scritto con eleganza e stile, e tratteggia quello che potrebbe essere un dialogo con noi stessi (o almeno con la parte più saggia e nascosta di ciascuno). Non solo ci si può riconoscere ma, talvolta, i brevi sketch diventano anche fonte di ispirazione e di illuminazione per il nostro agire quotidiano, oltre a strapparci quasi sempre un sorriso (cosa che non guasta mai). Per chi non lo avesse mai sentito o letto, può trovare Simone e il suo maggiordomo Lloyd anche sul web e su Facebook. Chi vorrà, con il garbo che si confà al luogo, potrà unirsi alla già numerosa comunità di seguaci di Lloyd.