Portata a termine a Rio de Janeiro una rapina da cento milioni di dollari, Dominic «Dom» Toretto (Vin Diesel), Brian O'Conner (Paul Walker) e i loro soci si godono gli agi di una vita tranquilla, col tempo avvertita monotona senza il brivido dell'azione. Una vita da cui li salva l'agente del Fbi Luke Hobbs (Dwayne «The Rock» Johnson) sulle loro tracce da Rio de Janeiro, ma al momento impegnato nella caccia ad una organizzazione di piloti mercenari, guidata da Owen Shaw (Luke Evans), un ex militare, deciso ad impadronirsi di un congegno in grado di provocare disastri.
Certo di poter eliminare questi criminali, ma solo con l'aiuto di Dom, Hobbs gli mostra una fotografia di Letty (Michelle Rodriguez), la donna da lui amata e creduta morta, divenuta invece il braccio destro di Shaw. Dopo la promessa della concessione dell'amnistia, Dom e Brian, radunati i compagni delle passate scorribande, pur essi amnistiati, si lanciano impavidi, tenacemente uniti, come fossero una famiglia allargata, in una rischiosa avventura, che li porta dall'Inghilterra alla Spagna, dal Giappone alla Russia, agli Stati Uniti.
Dopo i titoli di testa, sovrapposti ad immagini evocative dei film precedenti, è quanto racconta in «Fast and Furious 6» Justin Lin, regista taiwanese d'origine (Taipei, 1973), cresciuto in California, il quale fra il 2006 e il 2011, aveva firmato tre titoli della serie («The Fast and the Furious - Tokyo Drift», «Fast and Furious - Solo parti originali», «Fast and Furious 5»), iniziata nel 2001 con «Fast and Furious» e caratterizzata da una struttura del racconto abbastanza corale e dalla presenza degli stessi palestrati muscolosi attori nei ruoli principali, ad eccezione del film ambientato a Tokyo. Come nelle altre opere dirette da Lin, la nuova temeraria vicenda di Dom e Brian, semplice e lineare, si svolge in un travolgente, entusiasmante carosello, volutamente ai limiti della credibilità, di scene, di sequenze esagerate ed estreme: alcune con sparatorie, furiosi duelli, scontri corpo a corpo (quelli ad esempio fra Letty e Riley, collaboratrice di Hobbs, interpretata da Gina Carano, ex campionessa di arti marziali miste) ed altre con inseguimenti, corse mozzafiato, non solo con sgommanti bolidi truccati, ma anche con veicoli militari.
In definitiva un divertente spettacolo (limitato l'impiego della «computer grafica») dove tutto è paradossale, iperbolico e mirabolante, uno spettacolo - accompagnato da trovate, situazioni, battute di indispensabile benvenuta ironia - che non concede distrazioni, dal ritmo avvincente.
Achille Frezzato