Riflettere sul complesso rapporto fra libertà e democrazia, dentro e fuori le frontiere della nostra società. Questo uno degli obiettivi di Biennale Democrazia, la manifestazione culturale, giunta all’ottava edizione, che per cinque giorni ha animato Torino con oltre 100 appuntamenti sparsi per la città. «Ai confini della libertà» è stato il tema di quest’anno, un invito a discutere di come libertà sia un valore fondamentale – assieme all’eguaglianza – delle società democratiche. Main Partner di Biennale Democrazia è Intesa Sanpaolo, grazie al cui sostegno sono stati realizzati una serie di eventi come ad esempio «Come nasce la costituzione. I diritti di libertà, 75 anni dopo», legato ad un progetto di ripubblicazione e digitalizzazione degli Atti dell’Assemblea Costituente curato dai professori Giuseppe Valditara e Elisabetta Lamarque. Oppure «Portami là fuori», organizzato con CCO – Crisi come Opportunità, associazione che vede tra i co-fondatori Giulia Minoli, in cui si è parlato di come la musica rap possa diventare uno strumento di espressione per i minori che si trovano negli istituti penali per minorenni presenti in Italia.