I cittadini contestano le multe elevate con gli occhi elettronici posizionati nelle Zone a traffico limitato, e il Comune di Bergamo si costituisce in giudizio. Sono 86 i ricorsi presentati da automobilisti al Giudice di pace, con i quali chi si è visto destinare una sanzione per infrazioni al Codice della strada chiede l'annullamento dei rispettivi verbali nella speranza di evitarne il pagamento. Un numero significativo di ricorsi, che si riferiscono a infrazioni elevate soprattutto tra il 2017 e il 2018, con pochi casi negli anni precedenti. Dato il numero elevato, il Comune del capoluogo ha ritenuto di costituirsi davanti al Giudice per evitare, si legge nella delibera, "che il ricorso diventi uno strumento corrente per eludere il pagamento delle sanzioni correttamente elevate". Come dire: se il Comune non si presentasse, la ragione andrebbe al cittadino, che non dovrebbe più pagare. La maggior parte dei ricorsi è stata presentata da privati cittadini: c'è però il caso di una società di vigilanza privata, che ha accumulato nel solo mese di marzo del 2017 ben 63 sanzioni per accessi non autorizzati nelle Ztl. Il Comune ha dichiarato che, dato il tipo di servizio svolto dalla società, sarebbe stato sufficiente sanare la propria posizione con l'Ufficio contenzioso della Polizia locale sostenendo le sole spese di notifica. La ditta ha invece deciso di pagare una parte delle sanzioni, e presentare ricorso per altre.
I cittadini contestano le multe elevate con gli occhi elettronici posizionati nelle Zone a traffico limitato, e il Comune di Bergamo si costituisce in giudizio. Sono 86 i ricorsi presentati da automobilisti al Giudice di pace, con i quali chi si è visto destinare una sanzione per infrazioni al Codice della strada chiede l'annullamento dei rispettivi verbali nella speranza di evitarne il pagamento. Un numero significativo di ricorsi, che si riferiscono a infrazioni elevate soprattutto tra il 2017 e il 2018, con pochi casi negli anni precedenti. Dato il numero elevato, il Comune del capoluogo ha ritenuto di costituirsi davanti al Giudice per evitare, si legge nella delibera, "che il ricorso diventi uno strumento corrente per eludere il pagamento delle sanzioni correttamente elevate". Come dire: se il Comune non si presentasse, la ragione andrebbe al cittadino, che non dovrebbe più pagare. La maggior parte dei ricorsi è stata presentata da privati cittadini: c'è però il caso di una società di vigilanza privata, che ha accumulato nel solo mese di marzo del 2017 ben 63 sanzioni per accessi non autorizzati nelle Ztl. Il Comune ha dichiarato che, dato il tipo di servizio svolto dalla società, sarebbe stato sufficiente sanare la propria posizione con l'Ufficio contenzioso della Polizia locale sostenendo le sole spese di notifica. La ditta ha invece deciso di pagare una parte delle sanzioni, e presentare ricorso per altre.