Da fastidiose a pericolose il passo è breve. Stiamo parlando delle zanzare, che ultimamente portano anche alle nostre latitudini malattie fino a qualche tempo fa relegate alle zone più calde del pianeta.
Nelle ultime ore anche al «Papa Giovanni» di Bergamo è stato ricoverato un paziente colpito dal West Nile virus, il virus del Nilo occidentale.
L'uomo è nel reparto di Malattie infettive, diretto da Marco Rizzi, e le sue condizioni sono definite per fortuna «discrete», anche se – spiegano dall'ospedale – «per il momento i medici non si sbilanciano e la prognosi resta riservata».
C'è da precisare, per non cadere in inutili allarmismi, che l'allarme in Bergamasca è comunque contenuto: come emerge dall'ultimo bollettino dell'Istituto superiore di Sanità (Iss) pubblicato venerdì, Bergamo non è tra le province dove è dimostrata la circolazione del virus da animale, la zanzara appunto, a essere umano, a differenza dei i territori di Mantova, Cremona, Lodi, Milano e Pavia.
Da maggio, in tutta Italia sono 94 i casi confermati, 12 dei quali in Lombardia.
In ogni caso, complici anche i cambiamenti climatici, la circolazione del West Nile virus appare in aumento in tempi recentissimi, mentre tre giorni fa la Direzione generale Welfare della Regione Lombardia ha comunicato l'individuazione, in provincia di Lodi, del primo caso lombardo di Dengue, altro virus trasmesso dalle zanzare, solitamente diffuso in ben altre zone del mondo più a ridosso dell'Equatore.
Da fastidiose a pericolose il passo è breve. Stiamo parlando delle zanzare, che ultimamente portano anche alle nostre latitudini malattie fino a qualche tempo fa relegate alle zone più calde del pianeta.
Nelle ultime ore anche al «Papa Giovanni» di Bergamo è stato ricoverato un paziente colpito dal West Nile virus, il virus del Nilo occidentale.
L'uomo è nel reparto di Malattie infettive, diretto da Marco Rizzi, e le sue condizioni sono definite per fortuna «discrete», anche se – spiegano dall'ospedale – «per il momento i medici non si sbilanciano e la prognosi resta riservata».
C'è da precisare, per non cadere in inutili allarmismi, che l'allarme in Bergamasca è comunque contenuto: come emerge dall'ultimo bollettino dell'Istituto superiore di Sanità (Iss) pubblicato venerdì, Bergamo non è tra le province dove è dimostrata la circolazione del virus da animale, la zanzara appunto, a essere umano, a differenza dei i territori di Mantova, Cremona, Lodi, Milano e Pavia.
Da maggio, in tutta Italia sono 94 i casi confermati, 12 dei quali in Lombardia.
In ogni caso, complici anche i cambiamenti climatici, la circolazione del West Nile virus appare in aumento in tempi recentissimi, mentre tre giorni fa la Direzione generale Welfare della Regione Lombardia ha comunicato l'individuazione, in provincia di Lodi, del primo caso lombardo di Dengue, altro virus trasmesso dalle zanzare, solitamente diffuso in ben altre zone del mondo più a ridosso dell'Equatore.