Violenza e riduzione in schiavitù. Questa l'accusa con la quale è stato arrestato un giovane albanese, Kola di 33 anni residente a Nembro. L'uomo deve scontare 7 anni e 20 giorni di reclusione, pesantissime le accuse: concorso in riduzione e mantenimento in schiavitù, concorso in acquisto di schiavi e violenza sessuale. L'uomo da qualche tempo era venuto a vivere nella nostrra provincia, a Nembro, in casa del fratello e della cognata. La polizia lo ha arrestato su disposizione della Procura generale di Roma. I reati sono stati commessi a Viterbo tra il febbraio e il marzo del 2005 e legati all'ambito della prostituzione. Lo scorso 28 novembre dalla divisione anticrimine di Roma è arrivato il provvedimento definitivo, conseguenza della sentenza della Corte d'Appello di Roma che, in parziale riforma della sentenza di 1° grado, aveva ridotto la pena da 11 a 8 anni, di cui uno già scontato. Gli agenti della questura di Bergamo hannno eseguito l'arresto e portato l'uomo al carcere di via Gleno.
Violenza e riduzione in schiavitù. Questa l'accusa con la quale è stato arrestato un giovane albanese, Kola di 33 anni residente a Nembro. L'uomo deve scontare 7 anni e 20 giorni di reclusione, pesantissime le accuse: concorso in riduzione e mantenimento in schiavitù, concorso in acquisto di schiavi e violenza sessuale. L'uomo da qualche tempo era venuto a vivere nella nostrra provincia, a Nembro, in casa del fratello e della cognata. La polizia lo ha arrestato su disposizione della Procura generale di Roma. I reati sono stati commessi a Viterbo tra il febbraio e il marzo del 2005 e legati all'ambito della prostituzione. Lo scorso 28 novembre dalla divisione anticrimine di Roma è arrivato il provvedimento definitivo, conseguenza della sentenza della Corte d'Appello di Roma che, in parziale riforma della sentenza di 1° grado, aveva ridotto la pena da 11 a 8 anni, di cui uno già scontato. Gli agenti della questura di Bergamo hannno eseguito l'arresto e portato l'uomo al carcere di via Gleno.