La scelta sarà comunque drastica. Il Presepio vivente di Villongo è ad un bivio. La 21esima edizione potrebbe saltare per ragioni di tutela e sicurezza dopo le regole imposte dal Decreto Minniti, e sarebbe una mazzata tremenda per i volontari che ogni anno regalano uno spettacolo unico in Italia. Ma l'alternativa potrebbe addirittura essere più surreale. Lasciare che il presepio vivente sulla Sella vada in scena, ed a garantire che non succeda nulla all'esterno vi siano guardie armate e ogni visitatore sia perquisito all'ingresso. Capite bene le premesse per entrare a visitare un Presepio non sono esattamente normali, anzi quasi paradossali. Va detto però che il Presepio, con 240 comparse 70 scenografie a rappresentare la vita medioevale, richiama ogni anni circa 40mila persone e la responsabilità per il primo cittadino è enorme. Il decreto parla chiaro. Nella gestione delle manifestazioni pubbliche si distingue fra safety, che compete ai Comuni, e security, che spetta alle forze di polizia. Senza safety la manifestazione non si può fare. Spetta al comune valutare la "capienza delle aree" delle manifestazioni, individuare gli spazi di soccorso,ed agli organizzatori "regolare e monitorare gli accessi" con "sistemi di rilevazione numerica progressiva ai varchi di ingresso, prevedere percorsi separati di accesso e di deflusso del pubblico con indicazione dei varchi. Oggi il sindaco Belometti ha effettuato un sopralluogo con una società specializzata nella sicurezza e ha chiesto un preventivo per guardie armate e sorveglianza della zona. Nei prossimi giorni si deciderà se la spesa è sostenibile e nel caso cosa fare.
La scelta sarà comunque drastica. Il Presepio vivente di Villongo è ad un bivio. La 21esima edizione potrebbe saltare per ragioni di tutela e sicurezza dopo le regole imposte dal Decreto Minniti, e sarebbe una mazzata tremenda per i volontari che ogni anno regalano uno spettacolo unico in Italia. Ma l'alternativa potrebbe addirittura essere più surreale. Lasciare che il presepio vivente sulla Sella vada in scena, ed a garantire che non succeda nulla all'esterno vi siano guardie armate e ogni visitatore sia perquisito all'ingresso. Capite bene le premesse per entrare a visitare un Presepio non sono esattamente normali, anzi quasi paradossali. Va detto però che il Presepio, con 240 comparse 70 scenografie a rappresentare la vita medioevale, richiama ogni anni circa 40mila persone e la responsabilità per il primo cittadino è enorme. Il decreto parla chiaro. Nella gestione delle manifestazioni pubbliche si distingue fra safety, che compete ai Comuni, e security, che spetta alle forze di polizia. Senza safety la manifestazione non si può fare. Spetta al comune valutare la "capienza delle aree" delle manifestazioni, individuare gli spazi di soccorso,ed agli organizzatori "regolare e monitorare gli accessi" con "sistemi di rilevazione numerica progressiva ai varchi di ingresso, prevedere percorsi separati di accesso e di deflusso del pubblico con indicazione dei varchi. Oggi il sindaco Belometti ha effettuato un sopralluogo con una società specializzata nella sicurezza e ha chiesto un preventivo per guardie armate e sorveglianza della zona. Nei prossimi giorni si deciderà se la spesa è sostenibile e nel caso cosa fare.