Il vasto incendio boschivo si è sviluppato giovedì 6 aprile verso le ore 19 sulla cima del monte Segredont, in località Bliben, tra i territori di Vertova, Orezzo di Gazzaniga e Chignolo di Oneta, a circa 1500 metri di quota. Il fumo e le lingue di fuoco erano chiaramente visibili dalla Val Vertova e dalla Val del Riso, ma persino dall'autostrada, con decine di chiamate arrivate al 112: il rogo era in mezzo a due creste, lungo un fronte di circa 300 metri. Subito si sono mobilitati l'Antincendio boschivo di Vertova, della Val Gandino e di Ponte Nossa, i vigili del fuoco di Gazzaniga e la Protezione Civile: alcuni volontari hanno deciso di passare la notte a presidiare la sicurezza dell'unica baita vicina, essendo molto pericoloso raggiungere al buio la zona impervia dell'incendio. Nonostante qualche goccia di pioggia e l'umidità della notte, l'incendio non si è spento e dunque alle prime luci del mattino sono stati messi in azione un Canadair proveniente da Genova, un elicottero Erickson da Montichiari e tre elicotteri regionali che, prelevando a ripetizione dal lago d'Endine, dalla Val Vertova e dal fiume Serio a Ponte Nossa, hanno buttato acqua dall'alto sulle fiamme, visto che non era possibile arrivarci a piedi. L'intervento si è concluso intorno alle ore 12 di venerdì 7 aprile, ma i volontari dell'anticendio boschivo di Vertova continueranno a presidiare la zona ancora per alcune ore onde evitare possibili ripartenze dell'incendio. Per quanto riguarda le cause delle fiamme, difficle che si tratti di autocombustione viste le condizioni climatiche: data l'allerta arancione della Protezione civile sul rischio incendi boschivi in Lombardia, in vista delle festività pasquali la Regione lancia un appello al buonsenso e al rispetto della natura e delle norme di prevenzione. Il servizio di Matteo De Sanctis per Bergamo Tv.
Il vasto incendio boschivo si è sviluppato giovedì 6 aprile verso le ore 19 sulla cima del monte Segredont, in località Bliben, tra i territori di Vertova, Orezzo di Gazzaniga e Chignolo di Oneta, a circa 1500 metri di quota. Il fumo e le lingue di fuoco erano chiaramente visibili dalla Val Vertova e dalla Val del Riso, ma persino dall'autostrada, con decine di chiamate arrivate al 112: il rogo era in mezzo a due creste, lungo un fronte di circa 300 metri. Subito si sono mobilitati l'Antincendio boschivo di Vertova, della Val Gandino e di Ponte Nossa, i vigili del fuoco di Gazzaniga e la Protezione Civile: alcuni volontari hanno deciso di passare la notte a presidiare la sicurezza dell'unica baita vicina, essendo molto pericoloso raggiungere al buio la zona impervia dell'incendio. Nonostante qualche goccia di pioggia e l'umidità della notte, l'incendio non si è spento e dunque alle prime luci del mattino sono stati messi in azione un Canadair proveniente da Genova, un elicottero Erickson da Montichiari e tre elicotteri regionali che, prelevando a ripetizione dal lago d'Endine, dalla Val Vertova e dal fiume Serio a Ponte Nossa, hanno buttato acqua dall'alto sulle fiamme, visto che non era possibile arrivarci a piedi. L'intervento si è concluso intorno alle ore 12 di venerdì 7 aprile, ma i volontari dell'anticendio boschivo di Vertova continueranno a presidiare la zona ancora per alcune ore onde evitare possibili ripartenze dell'incendio. Per quanto riguarda le cause delle fiamme, difficle che si tratti di autocombustione viste le condizioni climatiche: data l'allerta arancione della Protezione civile sul rischio incendi boschivi in Lombardia, in vista delle festività pasquali la Regione lancia un appello al buonsenso e al rispetto della natura e delle norme di prevenzione. Il servizio di Matteo De Sanctis per Bergamo Tv.