Sono passati 17 anni ma il problema del masso di via 5 Martiri, all’imbocco della Valvertova, che costituiva un pericolo per alcune abitazioni, è stato finalmente risolto. E il rischio incombente sulle otto famiglie che abitano negli appartamenti sottostanti è stato definitivamente eliminato. La vicenda risale al 2000 quando si registrarono i primi movimento del blocco roccioso di circa due metri cubi di dimensione, ma solo nel 2014 furono effettuati i primi lavori di messa in sicurezza del sito, lavori che diedero luogo ad una controversia legale su chi dovesse pagare le spese dell’ intervento, circa 7.300 euro. La situazione del masso pericolante era stata segnalata nel 2015 dal Comune di Vertova alla Comunità montana come prioritaria: così il Piano è stato approvato dalla Comunità montana che lo ha finanziato con circa 22 mila euro.
Sono passati 17 anni ma il problema del masso di via 5 Martiri, all’imbocco della Valvertova, che costituiva un pericolo per alcune abitazioni, è stato finalmente risolto. E il rischio incombente sulle otto famiglie che abitano negli appartamenti sottostanti è stato definitivamente eliminato. La vicenda risale al 2000 quando si registrarono i primi movimento del blocco roccioso di circa due metri cubi di dimensione, ma solo nel 2014 furono effettuati i primi lavori di messa in sicurezza del sito, lavori che diedero luogo ad una controversia legale su chi dovesse pagare le spese dell’ intervento, circa 7.300 euro. La situazione del masso pericolante era stata segnalata nel 2015 dal Comune di Vertova alla Comunità montana come prioritaria: così il Piano è stato approvato dalla Comunità montana che lo ha finanziato con circa 22 mila euro.