È in arrivo un nuovo ricorso sulla vendita dello stadio. La società AlbinoLeffe, esclusa dalla gara perché la Commissione tecnica di Palazzo Frizzoni ha giudicato inammissibile, chiederà di «sospendere l' efficacia dell' aggiudicazione» dell' impianto sportivo alla «Stadio Atalanta srl», società costituita dal club neroazzurro per l' operazione di acquisto dell' impianto. Il tempo concesso dalla legge per chiedere una sospensiva è di 60 giorni. Due le motivazioni. La prima è legata alla volontà di conoscere l' esito del primo ricorso contro il bando predisposto dall' amministrazione comunale. La seconda riguarda la mancata presa in considerazione dell' offerta dell' AlbinoLeffe con riguardo al numero di posti (10 mila) previsti per il nuovo impianto, al posto dei 25 mila richiesti dal bando comunale. L' AlbinoLeffe - è l' obiezione dei seriani - si sarebbe impegnato a realizzare i 25 mila posti previsti dalla variante urbanistica, nel caso in cui il Comune avesse preso in considerazione l' ipotesi di applicare la legge sugli stadi. Che avrebbe dato dei margini (economici) alla società per rientrare dell' investimento. In sostanza, sì ai 25 mila posti: ma con applicazione della legge sugli stadi. Questo si legge nella proposta firmata da Gianfranco Andreoletti, presidente dell' AlbinoLeffe. Che, con un secondo ricorso al Tar e la richiesta di una sospensiva, sembra ancora determinato a portare avanti la sua battaglia e anche il principio che sta alla base del primo ricorso, presentato attraverso i legali Paolo Bonomi e Mauro Bellerini, in cui si chiede di annullare la delibera comunale di febbraio sulla vendita dello stadio e il bando di marzo che fissa i criteri dell' asta. Secondo l' AlbinoLeffe lo stadio è infatti un bene di diritto pubblico che non può essere inibito all' uso di una società. Allo scadere dei contratti di affitto in essere, tra due anni, la squadra esclusa dalla vendita (visto l' esito del bando, la società seriana) rischia di non avere più uno stadio dove giocare. Oltre ai due ricorsi della società bluceleste, c' è quello dell' Atalanta.
È in arrivo un nuovo ricorso sulla vendita dello stadio. La società AlbinoLeffe, esclusa dalla gara perché la Commissione tecnica di Palazzo Frizzoni ha giudicato inammissibile, chiederà di «sospendere l' efficacia dell' aggiudicazione» dell' impianto sportivo alla «Stadio Atalanta srl», società costituita dal club neroazzurro per l' operazione di acquisto dell' impianto. Il tempo concesso dalla legge per chiedere una sospensiva è di 60 giorni. Due le motivazioni. La prima è legata alla volontà di conoscere l' esito del primo ricorso contro il bando predisposto dall' amministrazione comunale. La seconda riguarda la mancata presa in considerazione dell' offerta dell' AlbinoLeffe con riguardo al numero di posti (10 mila) previsti per il nuovo impianto, al posto dei 25 mila richiesti dal bando comunale. L' AlbinoLeffe - è l' obiezione dei seriani - si sarebbe impegnato a realizzare i 25 mila posti previsti dalla variante urbanistica, nel caso in cui il Comune avesse preso in considerazione l' ipotesi di applicare la legge sugli stadi. Che avrebbe dato dei margini (economici) alla società per rientrare dell' investimento. In sostanza, sì ai 25 mila posti: ma con applicazione della legge sugli stadi. Questo si legge nella proposta firmata da Gianfranco Andreoletti, presidente dell' AlbinoLeffe. Che, con un secondo ricorso al Tar e la richiesta di una sospensiva, sembra ancora determinato a portare avanti la sua battaglia e anche il principio che sta alla base del primo ricorso, presentato attraverso i legali Paolo Bonomi e Mauro Bellerini, in cui si chiede di annullare la delibera comunale di febbraio sulla vendita dello stadio e il bando di marzo che fissa i criteri dell' asta. Secondo l' AlbinoLeffe lo stadio è infatti un bene di diritto pubblico che non può essere inibito all' uso di una società. Allo scadere dei contratti di affitto in essere, tra due anni, la squadra esclusa dalla vendita (visto l' esito del bando, la società seriana) rischia di non avere più uno stadio dove giocare. Oltre ai due ricorsi della società bluceleste, c' è quello dell' Atalanta.