La Guardia di finanza si è presentata all' ufficio Patrimonio di Palafrizzoni per acquisire alcuni documenti inerenti la procedura di vendita dello stadio comunale, comprato lo scorso maggio dall' Atalanta. L' acquisizione è scattata a seguito dell' apertura in Procura di un fascicolo dopo un esposto presentato da Orio Zaffanella, dell' associazione «Mordilavita», che lo scorso maggio aveva firmato un ricorso anche alla Corte dei Conti e all' Anac, l' Autorità nazionale anticorruzione. Nell' esposto Zaffanella aveva infatti evidenziato come, a suo avviso, la perizia che aveva valutato il valore dello stadio a 7 milioni e 826 mila euro fosse «sottostimata». Negli uffici di piazza Dante il caso è finito all' attenzione del sostituto procuratore Maria Esposito, che ha aperto un fascicolo senza soggetti iscritti nel registro degli indagati e ipotizzando, nei confronti di ignoti, il reato di abuso d' ufficio. Le fiamme gialle si sono presentate negli uffici del Comune per acquisire dei documenti relativi alla procedura per la vendita dello stadio: non si è trattato di una perquisizione, ma di una semplice acquisizione di documentazione. La documentazione sarà ora vagliata dalle stesse fiamme gialle e dalla Procura. «Il Comune di Bergamo è a totale disposizione della Procura - commenta il sindaco Giorgio Gori -. Siamo convinti dell' assoluta regolarità del percorso scelto e portato a termine in totale trasparenza dagli uffici competenti sulla cessione dello stadio». Ai dipendenti comunali sarebbe stato chiesto anche il motivo per cui lo stadio è stato venduto a 8,6 milioni anziché a 17 milioni: dagli uffici sarebbe stato spiegato che la cifra più elevata faceva riferimento a un progetto più ampio, che comprendeva anche 48 mila metri quadrati di residenziale attorno allo stadio, mentre gli 8,6 milioni si riferiscono esclusivamente alla struttura sportiva.
La Guardia di finanza si è presentata all' ufficio Patrimonio di Palafrizzoni per acquisire alcuni documenti inerenti la procedura di vendita dello stadio comunale, comprato lo scorso maggio dall' Atalanta. L' acquisizione è scattata a seguito dell' apertura in Procura di un fascicolo dopo un esposto presentato da Orio Zaffanella, dell' associazione «Mordilavita», che lo scorso maggio aveva firmato un ricorso anche alla Corte dei Conti e all' Anac, l' Autorità nazionale anticorruzione. Nell' esposto Zaffanella aveva infatti evidenziato come, a suo avviso, la perizia che aveva valutato il valore dello stadio a 7 milioni e 826 mila euro fosse «sottostimata». Negli uffici di piazza Dante il caso è finito all' attenzione del sostituto procuratore Maria Esposito, che ha aperto un fascicolo senza soggetti iscritti nel registro degli indagati e ipotizzando, nei confronti di ignoti, il reato di abuso d' ufficio. Le fiamme gialle si sono presentate negli uffici del Comune per acquisire dei documenti relativi alla procedura per la vendita dello stadio: non si è trattato di una perquisizione, ma di una semplice acquisizione di documentazione. La documentazione sarà ora vagliata dalle stesse fiamme gialle e dalla Procura. «Il Comune di Bergamo è a totale disposizione della Procura - commenta il sindaco Giorgio Gori -. Siamo convinti dell' assoluta regolarità del percorso scelto e portato a termine in totale trasparenza dagli uffici competenti sulla cessione dello stadio». Ai dipendenti comunali sarebbe stato chiesto anche il motivo per cui lo stadio è stato venduto a 8,6 milioni anziché a 17 milioni: dagli uffici sarebbe stato spiegato che la cifra più elevata faceva riferimento a un progetto più ampio, che comprendeva anche 48 mila metri quadrati di residenziale attorno allo stadio, mentre gli 8,6 milioni si riferiscono esclusivamente alla struttura sportiva.