-«Lasciamoci trasformare per diventare pane azzimo - ha sottolineato in occasione della Veglia Pasquale il Vescovo Beschi". Un richiamo forte al riconoscimento della Misericordia donataci dal Padre quello vissuto in questo Triduo Pasquale; assieme alla Messa in Coena Domini al Patronato e alla Via Crucis in carcere, fino alla Veglia Pasquale; la vittoria della luce sul buio. «Luce – ha detto monsignor Beschi – che evoca le infinite piccole luci della carità che scaturiscono dalla fede in Gesù risorto. Sono le incalcolabili luci accese dai cristiani capaci di far scoccare scintille, di innalzare fiaccole d’amore, di custodire focolari che riscaldano». E durante la Veglia pasquale due giovani donne hanno ri cevuto i Sacramenti dell’Iniziazione cristiana; il Battesimo, la Comunione, Cresima. Elena, della parrocchia di Redona e Laila Cristina, di origine marocchina. Assieme a loro altre undici persone hanno compiuto il cammino di preparazione al catecumenato e nelle loro comunità riceveranno i Sacramenti. «Con il segno del Crisma – ha sottolineato il vescovo – abbracciano la missione di Cristo di portare la luce. È la missione di tutti noi quella di illuminare di Vangelo tutte le nostre relazioni, perché siano relazioni all’insegna della condivisione, dell’aiuto reciproco e del perdono». Il vescovo ha anche ricordato i missionari, le famiglie e i luoghi in cui si muove l’impegno sociale e politico. «Lasciamoci trasformare - ha detto - per diventare pane azzimo come quello eucaristico, per sfamare le attese d’amore di tutta l’umanità». Ala Veglia Erano presenti anche la trentina di diciottenni che hanno vissuto il triduo pasquale nella preghiera, nella meditazione e nel silenzio.
-«Lasciamoci trasformare per diventare pane azzimo - ha sottolineato in occasione della Veglia Pasquale il Vescovo Beschi". Un richiamo forte al riconoscimento della Misericordia donataci dal Padre quello vissuto in questo Triduo Pasquale; assieme alla Messa in Coena Domini al Patronato e alla Via Crucis in carcere, fino alla Veglia Pasquale; la vittoria della luce sul buio. «Luce – ha detto monsignor Beschi – che evoca le infinite piccole luci della carità che scaturiscono dalla fede in Gesù risorto. Sono le incalcolabili luci accese dai cristiani capaci di far scoccare scintille, di innalzare fiaccole d’amore, di custodire focolari che riscaldano». E durante la Veglia pasquale due giovani donne hanno ri cevuto i Sacramenti dell’Iniziazione cristiana; il Battesimo, la Comunione, Cresima. Elena, della parrocchia di Redona e Laila Cristina, di origine marocchina. Assieme a loro altre undici persone hanno compiuto il cammino di preparazione al catecumenato e nelle loro comunità riceveranno i Sacramenti. «Con il segno del Crisma – ha sottolineato il vescovo – abbracciano la missione di Cristo di portare la luce. È la missione di tutti noi quella di illuminare di Vangelo tutte le nostre relazioni, perché siano relazioni all’insegna della condivisione, dell’aiuto reciproco e del perdono». Il vescovo ha anche ricordato i missionari, le famiglie e i luoghi in cui si muove l’impegno sociale e politico. «Lasciamoci trasformare - ha detto - per diventare pane azzimo come quello eucaristico, per sfamare le attese d’amore di tutta l’umanità». Ala Veglia Erano presenti anche la trentina di diciottenni che hanno vissuto il triduo pasquale nella preghiera, nella meditazione e nel silenzio.