Scossa ai lavori per la variante di Zogno. Le ruspe torneranno al lavoro a marzo per completare finalmente quella che sembra una eterna incompiuta. Del resto oltre alle esigenze sacrosante dei sindaci di Zogno e San Pellegrino, ci sono enormi interessi in gioco e in bilico. Gruppo Percassi e San Pellegrino Spa hanno messo 190 milioni di euro di investimenti in valle e vogliono garanzie. E in attesa di un incontro con Infrastrutture Lombarde e con l'amministratore capetti, l'accelerata è arrivata durante un incontro a Milano direttamente fra il presidente Maroni e Percassi. Il tema era un centro commericiale a Segrate, ma nell'occasione sono state snocciolate al governatore tute le cifre e i numeri in ballo. L'assessore Sorte, che conosce la vicenda come nessun altro, ha ribadito lo sforzo economico della Regione che ha trovato i 33 milioni per rianimare il cadavere togliendo dagli impicci la Provincia. Sforzi che a breve saranno ripagati dai frutti. I tre bandi diventati necessari dalla nuova legge sugli appalti stanno avanzando. Il primo è già stato assegnato alla ETS di Villa d'Almè- Il secondo, per il progetto esecutivo sarà assegnato fra 30 giorni. Infine il terzo, la vera gara d'appalto che assegna i lavori, sarà fatto a novembre, o comunque entro la fine dell'anno. Questo, tradotto, vuol dire che ora la semplice domanda "a che punto è la variante di Zogno" ha una risposta. Il cronoprogramma prevede la ripresa dell'opera. Le ruspe torneranno a lavorare a marzo aprile 2018. Simona Befani
Scossa ai lavori per la variante di Zogno. Le ruspe torneranno al lavoro a marzo per completare finalmente quella che sembra una eterna incompiuta. Del resto oltre alle esigenze sacrosante dei sindaci di Zogno e San Pellegrino, ci sono enormi interessi in gioco e in bilico. Gruppo Percassi e San Pellegrino Spa hanno messo 190 milioni di euro di investimenti in valle e vogliono garanzie. E in attesa di un incontro con Infrastrutture Lombarde e con l'amministratore capetti, l'accelerata è arrivata durante un incontro a Milano direttamente fra il presidente Maroni e Percassi. Il tema era un centro commericiale a Segrate, ma nell'occasione sono state snocciolate al governatore tute le cifre e i numeri in ballo. L'assessore Sorte, che conosce la vicenda come nessun altro, ha ribadito lo sforzo economico della Regione che ha trovato i 33 milioni per rianimare il cadavere togliendo dagli impicci la Provincia. Sforzi che a breve saranno ripagati dai frutti. I tre bandi diventati necessari dalla nuova legge sugli appalti stanno avanzando. Il primo è già stato assegnato alla ETS di Villa d'Almè- Il secondo, per il progetto esecutivo sarà assegnato fra 30 giorni. Infine il terzo, la vera gara d'appalto che assegna i lavori, sarà fatto a novembre, o comunque entro la fine dell'anno. Questo, tradotto, vuol dire che ora la semplice domanda "a che punto è la variante di Zogno" ha una risposta. Il cronoprogramma prevede la ripresa dell'opera. Le ruspe torneranno a lavorare a marzo aprile 2018. Simona Befani