-A Oltressenda Alta, in alta valle Seriana, sono stati completati i lavori per mettere in sicurezza la strada che porta a Valzurio. E la soluzione adottata ha consentito di risparmiare tempo e denaro. Le immagini sono di "Antenna 2". -Un argine per fermare frane e smottamenti. A difesa della strada di Valzurio ora ci sono gli stessi blocchi di pietra che, per diverso tempo, hanno costituito un pericolo. L'ultimo episodio a metà settembre, con un masso di 15 quintali piombato sul collegamento tra la località Camai di Nasolino e Valzurio, senza contare quelli dalla precaria stabilità. Quello che tecnicamente viene definito "vallo" è stato realizzato in località Croce. E' alto più di 4 metri e lungo circa 60, collocato proprio sotto la parete verticale che sovrasta la strada e in grado di raccogliere centinaia di metri cubi di materiale. E' formato dagli stessi massi trovati sul posto, pietre che negli anni si si sono staccate dalla montagna. Una soluzione, questa, che ha permesso di risparmiare tempo e soldi. Un intervento radicale insieme alla posa di reti di protezione, finanziato con fondi regionali. Una soluzione adottata dopo il sopralluogo effettuato a settembre con i tecnici dello Ster, la Sede territoriale della Regione e costato 73mila euro, molto meno dei 3/400mila preventivati in prima battuta.
-A Oltressenda Alta, in alta valle Seriana, sono stati completati i lavori per mettere in sicurezza la strada che porta a Valzurio. E la soluzione adottata ha consentito di risparmiare tempo e denaro. Le immagini sono di "Antenna 2". -Un argine per fermare frane e smottamenti. A difesa della strada di Valzurio ora ci sono gli stessi blocchi di pietra che, per diverso tempo, hanno costituito un pericolo. L'ultimo episodio a metà settembre, con un masso di 15 quintali piombato sul collegamento tra la località Camai di Nasolino e Valzurio, senza contare quelli dalla precaria stabilità. Quello che tecnicamente viene definito "vallo" è stato realizzato in località Croce. E' alto più di 4 metri e lungo circa 60, collocato proprio sotto la parete verticale che sovrasta la strada e in grado di raccogliere centinaia di metri cubi di materiale. E' formato dagli stessi massi trovati sul posto, pietre che negli anni si si sono staccate dalla montagna. Una soluzione, questa, che ha permesso di risparmiare tempo e soldi. Un intervento radicale insieme alla posa di reti di protezione, finanziato con fondi regionali. Una soluzione adottata dopo il sopralluogo effettuato a settembre con i tecnici dello Ster, la Sede territoriale della Regione e costato 73mila euro, molto meno dei 3/400mila preventivati in prima battuta.