La strada della val taleggio riaprirà la prossima settimana. Sabato 28, se tutto va bene, Taleggio e Vedeseta usciranno dall'isolamento e studenti e pendolari potranno tornare alla vita normale. Un mese e tre giorni dopo la frana che ha diviso a metà la valle, era il 25 settembre. E, salvo brutte sorprese, con un mese di anticipo rispetto al cronoprogramma dei lavori. Stamane è stato effettuato un nuovo sopralluogo con Centurelli tecnico della provincia che sta seguendo il cantiere, il geometra Azzoni, l'impresa Regazzoni di Olmo al Brembo che sta eseguendo la ripulitaura strada, Baldassarri della Firzcarraldo che sta chiodando la parete, e i sindaci di Taleggio e Vedesta, Mazzoleni e Arrigoni. La bella sorpresa è stata che togliendo tutto il materiale, 2500 metri cubi di roba rimossa in tre giorni, sotto è stata ritrovata la strada. E' ovviamente rovinata, ma non così tanto da dover essere completamente ricostruita. E la scoperta di fatto accelera i tempi di riapertura. E' stato inoltre verificato il muro di sostegno della strada che sembra parzialmente ancora buono, quindi verrà ricostruita la protezione a valle. Tutte queste indicazioni hanno indotto tecnici e sindaci a pensare che a breve si possa aprire una unica carreggiata di tre metri a senso unico alternato e con finestre. Prima dell'apertura parziale ancora tre quattro giorni di lavoro. Oggi è stato completato il lavoro di pulizia, lunedì si completerà lo smaltimento sassi. Da martedì si torna a mettere in sicurezza il versante posizionando altri chiodi e tiranti e stendendo le reti fino a terra. Giovedì breefing decisivo che darà la certezza di riaprire sabato mattina. Già alle 6 i pullman dei ragazzi potranno scendere dalla strada che sabato e domenica resterà aperta a senso unico alternato. Durante la settimana ci sarà invece l'apertura a finestre, vale a dire un paio d'ore la mattina, lo stesso a mezzogiorno e alla sera per un paio di settimane. Una richiesta esplicita dei tecnici è rivolta ai ciclisti, affinchè non passino duante le ore di chiusura, questo a tutela della loro stessa incolumità e nel rispetto del lavoro degli operai. Intanto la miracolata Madonnina di Corbetta è custodita da don Massimo Gualdi che l'ha esposta nella chiesa parrocchiale di Olda.
La strada della val taleggio riaprirà la prossima settimana. Sabato 28, se tutto va bene, Taleggio e Vedeseta usciranno dall'isolamento e studenti e pendolari potranno tornare alla vita normale. Un mese e tre giorni dopo la frana che ha diviso a metà la valle, era il 25 settembre. E, salvo brutte sorprese, con un mese di anticipo rispetto al cronoprogramma dei lavori. Stamane è stato effettuato un nuovo sopralluogo con Centurelli tecnico della provincia che sta seguendo il cantiere, il geometra Azzoni, l'impresa Regazzoni di Olmo al Brembo che sta eseguendo la ripulitaura strada, Baldassarri della Firzcarraldo che sta chiodando la parete, e i sindaci di Taleggio e Vedesta, Mazzoleni e Arrigoni. La bella sorpresa è stata che togliendo tutto il materiale, 2500 metri cubi di roba rimossa in tre giorni, sotto è stata ritrovata la strada. E' ovviamente rovinata, ma non così tanto da dover essere completamente ricostruita. E la scoperta di fatto accelera i tempi di riapertura. E' stato inoltre verificato il muro di sostegno della strada che sembra parzialmente ancora buono, quindi verrà ricostruita la protezione a valle. Tutte queste indicazioni hanno indotto tecnici e sindaci a pensare che a breve si possa aprire una unica carreggiata di tre metri a senso unico alternato e con finestre. Prima dell'apertura parziale ancora tre quattro giorni di lavoro. Oggi è stato completato il lavoro di pulizia, lunedì si completerà lo smaltimento sassi. Da martedì si torna a mettere in sicurezza il versante posizionando altri chiodi e tiranti e stendendo le reti fino a terra. Giovedì breefing decisivo che darà la certezza di riaprire sabato mattina. Già alle 6 i pullman dei ragazzi potranno scendere dalla strada che sabato e domenica resterà aperta a senso unico alternato. Durante la settimana ci sarà invece l'apertura a finestre, vale a dire un paio d'ore la mattina, lo stesso a mezzogiorno e alla sera per un paio di settimane. Una richiesta esplicita dei tecnici è rivolta ai ciclisti, affinchè non passino duante le ore di chiusura, questo a tutela della loro stessa incolumità e nel rispetto del lavoro degli operai. Intanto la miracolata Madonnina di Corbetta è custodita da don Massimo Gualdi che l'ha esposta nella chiesa parrocchiale di Olda.