Un'antica tradizione che affonda le radici addirittura nel Seicento. Nei giorni che precedono la Pasqua, un 'urlatore' e un 'battitore' salgono i 200 gradini che portano alla sommità della basilica di Gandino, a 73 metri, per svolgere la funzione delle campane, in questi giorni mute.
Un'antica tradizione che affonda le radici addirittura nel Seicento. Nei giorni che precedono la Pasqua, un 'urlatore' e un 'battitore' salgono i 200 gradini che portano alla sommità della basilica di Gandino, a 73 metri, per svolgere la funzione delle campane, in questi giorni mute.