Si affievolisce la speranza di evitare che la ex cava della Vailata di Treviglio si trasformi in una discarica di eternit. Il TAR ha infatti respinto il ricorso avanzato dal Comune di Treviglio e da Legambiente Lombardia contro l'Autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Regione lo scorso aprile. L'intento era quello di attendere il pronunciamento del Consiglio di Stato, che arriverà tra sette mesi, sull'appello presentato nel 2015 dall'Amministrazione trevigliese e da un comitato locale contro la decisione del Tar di Brescia di bocciare un primo ricorso contro la Valutazione d'Impatto ambitale rilasciata all'epoca dalla Regione. Sembra quindi ormai sempre più probabile l'insediamento di una discarica di eternit da 230mila metri cubi richiesto dalla società Te.Am, costituita per il 51% da un socio del gruppo Rota Nodari, e per il resto da Servizi Ambientali Bassa Bergamasca. I tempi si prospettano comunque ancora lunghi: l'area infatti dovrà essere bonificata, e solo successivamente potranno iniziare i lavori di predisposizione della discarica. Di certo non pare essersi arreso il sindaco di Treviglio, Juri Imeri, che ha dichiarato l'intenzione di continuare ad agire su tutti i fronti per fermare questo iter.
Si affievolisce la speranza di evitare che la ex cava della Vailata di Treviglio si trasformi in una discarica di eternit. Il TAR ha infatti respinto il ricorso avanzato dal Comune di Treviglio e da Legambiente Lombardia contro l'Autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Regione lo scorso aprile. L'intento era quello di attendere il pronunciamento del Consiglio di Stato, che arriverà tra sette mesi, sull'appello presentato nel 2015 dall'Amministrazione trevigliese e da un comitato locale contro la decisione del Tar di Brescia di bocciare un primo ricorso contro la Valutazione d'Impatto ambitale rilasciata all'epoca dalla Regione. Sembra quindi ormai sempre più probabile l'insediamento di una discarica di eternit da 230mila metri cubi richiesto dalla società Te.Am, costituita per il 51% da un socio del gruppo Rota Nodari, e per il resto da Servizi Ambientali Bassa Bergamasca. I tempi si prospettano comunque ancora lunghi: l'area infatti dovrà essere bonificata, e solo successivamente potranno iniziare i lavori di predisposizione della discarica. Di certo non pare essersi arreso il sindaco di Treviglio, Juri Imeri, che ha dichiarato l'intenzione di continuare ad agire su tutti i fronti per fermare questo iter.