Una sentenza a suo modo storica, quella della Corte d'Appello di Milano, che ha dato ragione alla class action indetta dall'associazione Altroconsumo per i pendolari lombardi e i viaggiatori che avevano subito forti disagi nel dicembre del 2012. Proprio in quel periodo, in particolare tra il 9 e il 17, il cattivo funzionamento del nuovo sistema informatico di gestione dei turni di 2800 ferrovieri aveva di fatto paralizzato il traffico su diverse tratte della nostra regione. Il tribunale ha condannato Trenord al pagamento di 300mila euro a titolo di risarcimento nei confronti dei 300mila cittadini che avevano aderito all'iniziativa dell'associazione di consumatori (la metà delle 600mila persone che si calcola fossero state coinvolte dai pesanti disagi di quei giorni).
A conti fatti, si tratta di poco meno di 100 euro a testa
; il valore della sentenza risiede soprattutto per il riconoscimento dell'azione collettiva. La decisione della Corte d'Appello ha provocato anche reazioni politiche: secondo Jacopo Scandella, consigliere regionale del Pd, l'esperienza rischia di non insegnare nulla a Trenord e a Regione Lombardia, considerato che 'a giugno siamo ritornati non molto distanti dai livelli di disagio del dicembre 2012, con soppressioni, cancellazioni e ritardi inaccettabili». Maggiore attenzione, dichiara il rappresentante di minoranza, dev'essere prestata alla vetustà dell'intera infrastruttura.
Una sentenza a suo modo storica, quella della Corte d'Appello di Milano, che ha dato ragione alla class action indetta dall'associazione Altroconsumo per i pendolari lombardi e i viaggiatori che avevano subito forti disagi nel dicembre del 2012. Proprio in quel periodo, in particolare tra il 9 e il 17, il cattivo funzionamento del nuovo sistema informatico di gestione dei turni di 2800 ferrovieri aveva di fatto paralizzato il traffico su diverse tratte della nostra regione. Il tribunale ha condannato Trenord al pagamento di 300mila euro a titolo di risarcimento nei confronti dei 300mila cittadini che avevano aderito all'iniziativa dell'associazione di consumatori (la metà delle 600mila persone che si calcola fossero state coinvolte dai pesanti disagi di quei giorni).
A conti fatti, si tratta di poco meno di 100 euro a testa
; il valore della sentenza risiede soprattutto per il riconoscimento dell'azione collettiva. La decisione della Corte d'Appello ha provocato anche reazioni politiche: secondo Jacopo Scandella, consigliere regionale del Pd, l'esperienza rischia di non insegnare nulla a Trenord e a Regione Lombardia, considerato che 'a giugno siamo ritornati non molto distanti dai livelli di disagio del dicembre 2012, con soppressioni, cancellazioni e ritardi inaccettabili». Maggiore attenzione, dichiara il rappresentante di minoranza, dev'essere prestata alla vetustà dell'intera infrastruttura.