Un gruppo criminale che si occupava di trasferimento di denaro senza alcuna autorizzazione. L'assocoazione sgominata dalla Guardia di Finanza di Milano operava tra Milano, Roma e Bergamo. Parliamo di trasferimenti di denaro complessivamente per 10 milioni di euro. Sono finite stamane in manette 13 persone, 10 residenti in Italia e tre in Ungheria, accusate di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio internazionale. Un arresto anche in provincia di bergamo a Bottanuco, dove vive il 51enne marocchino Hakim Ahmed, rintracciato nella sua abitazione. Hakim è titolare di un call center a Capriate San Gervasio e attraverso questa attività raccoglieva denaro contante e lo portava a MIlano per iniziare il trasferimento. Il denaro, grazie a soggetti compiacenti, arrivava in Marocco e Libia, dove avevano sede i due gruppi tra loro collegati, network SADIG e network HAJ IBRAHIM. I clienti che utilizzavano il sistema denominato hawala, ovvero un sistema di compensazioni internazionali senza trasferimento fisico di denaro, erano tutti pregiudicati e qualcuno di loro anche legato al terrorismo internazionale. Solo nelle perquisizioni con arresti di oggi è stato sequestrato 1 milione di Euro in contanti L'inchiesta ha messo sgominato il gruppo che attraverso l'hawala consentiva ai «soci» di riscuotere i proventi delle attività di traffico di droga e di armi e del favoreggiamento dell'immigrazione clandestina da uno dei «corrispondenti» all'estero.
Un gruppo criminale che si occupava di trasferimento di denaro senza alcuna autorizzazione. L'assocoazione sgominata dalla Guardia di Finanza di Milano operava tra Milano, Roma e Bergamo. Parliamo di trasferimenti di denaro complessivamente per 10 milioni di euro. Sono finite stamane in manette 13 persone, 10 residenti in Italia e tre in Ungheria, accusate di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio internazionale. Un arresto anche in provincia di bergamo a Bottanuco, dove vive il 51enne marocchino Hakim Ahmed, rintracciato nella sua abitazione. Hakim è titolare di un call center a Capriate San Gervasio e attraverso questa attività raccoglieva denaro contante e lo portava a MIlano per iniziare il trasferimento. Il denaro, grazie a soggetti compiacenti, arrivava in Marocco e Libia, dove avevano sede i due gruppi tra loro collegati, network SADIG e network HAJ IBRAHIM. I clienti che utilizzavano il sistema denominato hawala, ovvero un sistema di compensazioni internazionali senza trasferimento fisico di denaro, erano tutti pregiudicati e qualcuno di loro anche legato al terrorismo internazionale. Solo nelle perquisizioni con arresti di oggi è stato sequestrato 1 milione di Euro in contanti L'inchiesta ha messo sgominato il gruppo che attraverso l'hawala consentiva ai «soci» di riscuotere i proventi delle attività di traffico di droga e di armi e del favoreggiamento dell'immigrazione clandestina da uno dei «corrispondenti» all'estero.