Traffico internazionale di marijuana dalla Spagna. E c'è anche un bergamasco di Cenate Sotto fra i quattro arresti eseguiti all'alba dai Carabinieri del Comando provinciale di Firenze nelle province di Firenze, Bergamo e in Catalogna. L'operazione ha permesso di stroncare una pericolosa associazione dedita al traffico di stupefacenti tra Spagna e Italia. Al centro delle indagini due fratelli di origine siciliana, Renato e Giovanni Sutera, titolari di fatto del bar pasticceria "Curtatone" nel centro di Firenze, indagati come finanziatori e organizzatori in un'associazione finalizzata alla coltivazione in Spagna di ingenti quantitativi di marijuana da importare e commercializzare in Italia. Nel corso dell'indagine sono stati ricostruiti gli spostamenti di Renato Sutera in Spagna, dove ha preso parte in prima persona all'organizzazione dell'attività di produzione della droga nell'area di Calafell, nei pressi di Tarragona, in collaborazione con Ruben Crespo Guerra, considerato "pericoloso pregiudicato di Valladolid con precedenti penali per omicidio, rapina e traffico di stupefacenti". Lo spagnolo è stato arrestato dalla polizia catalana. Il quarto arrestato è invece l'albanese Pavlin Delia, pregiudicato già agli arresti domiciliari e residente a Cenate di Sotto. Dalle indagini è emerso quale destinatario finale di parte dello stupefacente che sarebbe stato prodotto. Ora è stato rinchiuso nel carcere di Bergamo. I fratelli Sutera avrebbero costituito società commerciali fittizie, intestate a prestanome, così schermando la titolarità del bar–pasticceria Curtatone, provocando il fallimento di queste società, omettendo sistematicamente di versare i contributi previdenziali e le imposte e, con il concorso dei prestanome, sottraendo i libri e le scritture contabili delle società. Giovanni Sutera era fuori dal carcere con la condizionale, in quanto condannato all'ergastolo poiché autore dell'omicidio di un gioielliere fiorentino e di quello della 17enne Graziella Campagna, avvenuto in provincia di Messina nel 1985. "Due esponenti di Cosa Nostra, ha dichiarato il procuratore Creazzo. La vicenda, afferma Creazzo, dimostra che "occorre controllare se chi riceve i benefici per uscire dal carcere sia effettivamente sulla strada della redenzione; il decorso del tempo non basta".
Traffico internazionale di marijuana dalla Spagna. E c'è anche un bergamasco di Cenate Sotto fra i quattro arresti eseguiti all'alba dai Carabinieri del Comando provinciale di Firenze nelle province di Firenze, Bergamo e in Catalogna. L'operazione ha permesso di stroncare una pericolosa associazione dedita al traffico di stupefacenti tra Spagna e Italia. Al centro delle indagini due fratelli di origine siciliana, Renato e Giovanni Sutera, titolari di fatto del bar pasticceria "Curtatone" nel centro di Firenze, indagati come finanziatori e organizzatori in un'associazione finalizzata alla coltivazione in Spagna di ingenti quantitativi di marijuana da importare e commercializzare in Italia. Nel corso dell'indagine sono stati ricostruiti gli spostamenti di Renato Sutera in Spagna, dove ha preso parte in prima persona all'organizzazione dell'attività di produzione della droga nell'area di Calafell, nei pressi di Tarragona, in collaborazione con Ruben Crespo Guerra, considerato "pericoloso pregiudicato di Valladolid con precedenti penali per omicidio, rapina e traffico di stupefacenti". Lo spagnolo è stato arrestato dalla polizia catalana. Il quarto arrestato è invece l'albanese Pavlin Delia, pregiudicato già agli arresti domiciliari e residente a Cenate di Sotto. Dalle indagini è emerso quale destinatario finale di parte dello stupefacente che sarebbe stato prodotto. Ora è stato rinchiuso nel carcere di Bergamo. I fratelli Sutera avrebbero costituito società commerciali fittizie, intestate a prestanome, così schermando la titolarità del bar–pasticceria Curtatone, provocando il fallimento di queste società, omettendo sistematicamente di versare i contributi previdenziali e le imposte e, con il concorso dei prestanome, sottraendo i libri e le scritture contabili delle società. Giovanni Sutera era fuori dal carcere con la condizionale, in quanto condannato all'ergastolo poiché autore dell'omicidio di un gioielliere fiorentino e di quello della 17enne Graziella Campagna, avvenuto in provincia di Messina nel 1985. "Due esponenti di Cosa Nostra, ha dichiarato il procuratore Creazzo. La vicenda, afferma Creazzo, dimostra che "occorre controllare se chi riceve i benefici per uscire dal carcere sia effettivamente sulla strada della redenzione; il decorso del tempo non basta".