14 anni di carcere con l'accusa di tentato omicidio. E' questa la condanna inflitta dai giudici del tribunale di Bergamo a Laura Mappelli, ex infermiera di Premolo ritenuta colpevole di aver tentato di uccidere il marito Bortolo Rossi nel dicembre del 2015. Il tribunale ha quindi accolto la richiesta del pm Laura Cocucci. Secondo l'accusa la donna, che aveva lavorato come ausiliaria alla casa di riposo di Albino, aveva fatto addormentare il marito con un sonnifero sciolto nel caffè, e gli aveva poi somministrato dell'insulina che gli aveva provocato una crisi ipoglicemica. La Mappelli nella sua deposizione aveva negato tutto, affermando di avere pensato che il malore accusato dal marito potesse essere un infarto: era stata in effetti lei stessa a chiamare il 118. Non dello stesso avviso la Corte, che ha anzi riconosciuto alla donna l'aggravante della premeditazione e della recidiva; l'ex infermiera dovrà anche risarcire il marito con 50mila euro.
14 anni di carcere con l'accusa di tentato omicidio. E' questa la condanna inflitta dai giudici del tribunale di Bergamo a Laura Mappelli, ex infermiera di Premolo ritenuta colpevole di aver tentato di uccidere il marito Bortolo Rossi nel dicembre del 2015. Il tribunale ha quindi accolto la richiesta del pm Laura Cocucci. Secondo l'accusa la donna, che aveva lavorato come ausiliaria alla casa di riposo di Albino, aveva fatto addormentare il marito con un sonnifero sciolto nel caffè, e gli aveva poi somministrato dell'insulina che gli aveva provocato una crisi ipoglicemica. La Mappelli nella sua deposizione aveva negato tutto, affermando di avere pensato che il malore accusato dal marito potesse essere un infarto: era stata in effetti lei stessa a chiamare il 118. Non dello stesso avviso la Corte, che ha anzi riconosciuto alla donna l'aggravante della premeditazione e della recidiva; l'ex infermiera dovrà anche risarcire il marito con 50mila euro.