Telecamere contro gli abusi negli asili nido, nelle scuole per l'infanzia e nelle strutture per disabili e anziani. La Camera ha approvato il testo di legge volto a "prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso". Una legge che si basa fondamentalmente su tre pilastri: la formazione e soprattutto una attitudine e idoneita' specifica ai dipendenti di tali strutture, sottoposta a verifica periodica, la corresponsabilità di genitori e parenti con l'apertura agli orari di visita e appunto la videosorveglianza. Immagini come quelle che vediamo sono state acquisite su disposizione del magistrato a seguito di denunce specifiche. Le telecamere, invece permetterebbero al pm o alle forze dell'ordine di andare a vedere a ritroso eventuali maltrattamenti. Usiamo però il condizionale perchè il testo di legge, che ora passa al senato, dice che le l'installazione di un sistema di videosorveglianza sarà soltanto facoltativo. Facile intuire che, soprattutto per ragioni di costi, alla fine non cambierà nulla. Posto che dei tre pilastri la formazione e la compartecipazione verranno ampliati ma in qualche modo già dovrebbero esserci, la vera novità, sarebbe nelle telecamere anche solo a scopo deterrente per chi volesse usare violenza sui pazienti o sui piccoli. O anche a testimoniare come ci sia brava gente, la maggioranza, che rispetta le persone fragili. Lasciare la sola discrezionalità rischia putroppo di tradursi in una misura nulla. Simona Befani
Telecamere contro gli abusi negli asili nido, nelle scuole per l'infanzia e nelle strutture per disabili e anziani. La Camera ha approvato il testo di legge volto a "prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso". Una legge che si basa fondamentalmente su tre pilastri: la formazione e soprattutto una attitudine e idoneita' specifica ai dipendenti di tali strutture, sottoposta a verifica periodica, la corresponsabilità di genitori e parenti con l'apertura agli orari di visita e appunto la videosorveglianza. Immagini come quelle che vediamo sono state acquisite su disposizione del magistrato a seguito di denunce specifiche. Le telecamere, invece permetterebbero al pm o alle forze dell'ordine di andare a vedere a ritroso eventuali maltrattamenti. Usiamo però il condizionale perchè il testo di legge, che ora passa al senato, dice che le l'installazione di un sistema di videosorveglianza sarà soltanto facoltativo. Facile intuire che, soprattutto per ragioni di costi, alla fine non cambierà nulla. Posto che dei tre pilastri la formazione e la compartecipazione verranno ampliati ma in qualche modo già dovrebbero esserci, la vera novità, sarebbe nelle telecamere anche solo a scopo deterrente per chi volesse usare violenza sui pazienti o sui piccoli. O anche a testimoniare come ci sia brava gente, la maggioranza, che rispetta le persone fragili. Lasciare la sola discrezionalità rischia putroppo di tradursi in una misura nulla. Simona Befani