Una panca, una sedia e grande muro grigio che si anima, che pulsa. È la rappresentazione fisica della coscienza di Maria, una strepitosa Monica Piseddu, protagonista del monologo diretto da Veronica Cruciani, adattamento scritto da Carlotta Corradi del romanzo bestsellers di Michela Murgia "Accabadora".
La storia del riscatto di Maria qui diviene un'analisi di coscienza che parte dall'infanzia e arriva fino alla morte della madre adottiva Bonaria Urrai. Un'autoanalisi che pian piano ci coinvolge e ci trascina, toccando le corde più recondite dell'anima e facendoci partecipi delle sofferenze e del riscatto di una bambina ripudiata che diventa donna. Accabadora è una coproduzione del teatro Donizetti, Compagnia Veronica Cruciani e CrAnPi. Rob Vitali.
Info: www.teatrodonizetti.it
Una panca, una sedia e grande muro grigio che si anima, che pulsa. È la rappresentazione fisica della coscienza di Maria, una strepitosa Monica Piseddu, protagonista del monologo diretto da Veronica Cruciani, adattamento scritto da Carlotta Corradi del romanzo bestsellers di Michela Murgia "Accabadora".
La storia del riscatto di Maria qui diviene un'analisi di coscienza che parte dall'infanzia e arriva fino alla morte della madre adottiva Bonaria Urrai. Un'autoanalisi che pian piano ci coinvolge e ci trascina, toccando le corde più recondite dell'anima e facendoci partecipi delle sofferenze e del riscatto di una bambina ripudiata che diventa donna. Accabadora è una coproduzione del teatro Donizetti, Compagnia Veronica Cruciani e CrAnPi. Rob Vitali.
Info: www.teatrodonizetti.it