Anche quest'anno si rispetta la tradizione. Al Donizetti torna l'operetta, con la quale si dà l'addio all'anno vecchio e si accoglie quello nuovo: doppia replica per "Il Paese dei Campanelli", il 31 alle 20.30 e il 1° gennaio alle 17.00, titolo con il quale si apre ufficialmente la stagione dedicata, appunto, all'operetta. L'allestimento proposto a Bergamo è nuovo, e coprodotto dallo stesso Donizetti e da Teatro Musica Novecento, con la regia di Alessandro Brachetti. In scena 10 cantanti, attori e ballerini, l'orchestra Cantieri d'Arte diretta da Stefano Giaroli e il coro del teatro bergamasco diretto da Fabio Tartari. "Il Paese dei Campanelli" fu rappresentata per la prima volta il 23 novembre 1923 al Teatro Lirico di Milano, e il successo fu immediato, tanto che si racconta che il giorno dopo la prima rappresentazione molti brani venissero canticchiati per le vie della città. La stagione dell'Operetta continuerà al Donizetti il 29 gennaio con "La Principessa Sissi" e il 5 marzo con "La Bajadera".
Anche quest'anno si rispetta la tradizione. Al Donizetti torna l'operetta, con la quale si dà l'addio all'anno vecchio e si accoglie quello nuovo: doppia replica per "Il Paese dei Campanelli", il 31 alle 20.30 e il 1° gennaio alle 17.00, titolo con il quale si apre ufficialmente la stagione dedicata, appunto, all'operetta. L'allestimento proposto a Bergamo è nuovo, e coprodotto dallo stesso Donizetti e da Teatro Musica Novecento, con la regia di Alessandro Brachetti. In scena 10 cantanti, attori e ballerini, l'orchestra Cantieri d'Arte diretta da Stefano Giaroli e il coro del teatro bergamasco diretto da Fabio Tartari. "Il Paese dei Campanelli" fu rappresentata per la prima volta il 23 novembre 1923 al Teatro Lirico di Milano, e il successo fu immediato, tanto che si racconta che il giorno dopo la prima rappresentazione molti brani venissero canticchiati per le vie della città. La stagione dell'Operetta continuerà al Donizetti il 29 gennaio con "La Principessa Sissi" e il 5 marzo con "La Bajadera".