Domenica dalle 8 alle 21, in un unico seggio allestito nella scuola elementare, per i 1.871 aventi diritto urne aperte a Tavernola per il referendum consultivo sullo storico cementificio, dal 2 gennaio scorso di Italcementi Spa. Una questione che tiene banco ormai da trent'anni, ovvero l'impiego di combustibili alternativi come fonte energetica, in particolare del combustibile solido secondario, declassato da rifiuto a combustibile dal decreto ministeriale 2013, di cui la Provincia ha autorizzato la sperimentazione. Contrari l'amministrazione, la popolazione e il territorio lacustre: da qui l'iniziativa del referendum attraverso il quale il Comune vuole sapere se gli abitanti di Tavernola ritengono ancora il cementificio una risorsa economica oppure no. Referendum che sarà valido solo se voterà più del 50% degli elettori.
Domenica dalle 8 alle 21, in un unico seggio allestito nella scuola elementare, per i 1.871 aventi diritto urne aperte a Tavernola per il referendum consultivo sullo storico cementificio, dal 2 gennaio scorso di Italcementi Spa. Una questione che tiene banco ormai da trent'anni, ovvero l'impiego di combustibili alternativi come fonte energetica, in particolare del combustibile solido secondario, declassato da rifiuto a combustibile dal decreto ministeriale 2013, di cui la Provincia ha autorizzato la sperimentazione. Contrari l'amministrazione, la popolazione e il territorio lacustre: da qui l'iniziativa del referendum attraverso il quale il Comune vuole sapere se gli abitanti di Tavernola ritengono ancora il cementificio una risorsa economica oppure no. Referendum che sarà valido solo se voterà più del 50% degli elettori.