Continua la rassegna Arcate d'Arte del Teatro Tascabile che in settimana ha diffuso anche una bella notizia: la stipula con il Comune di Bergamo di un pionieristico accordo per la gestione e valorizzazione della sua sede, l'ex Chiostro del Carmine in Città Alta. Fuochi d'artificio, non è solo il titolo dello spettacolo che accompagna gli spettatori in una divertente e inusuale visita al Chiostro del Carmine, sede del Teatro Tascabile e gioiello nascosto di Città Alta, ma anche un modo per festeggiare un momento storico per la compagnia e per l'intera città: l'approvazione del primo Partenariato speciale pubblico-privato in Italia, tra TTB e Comune di Bergamo. Un accordo pionieristico, primo in Italia, finalizzato al recupero e alla valorizzazione del monastero che, per una volta non passerà esclusivamente attraverso una ristrutturazione ma a partirà da un progetto culturale condiviso. E mentre un arlecchino con inflessione partenopea ci accompagna alla scoperta della bellezza del monastero, non possiamo non pensare a come contribuire nel nostro piccolo a valorizzare un luogo così ricco di fascino e storia. Lo si può fare partecipando alle decine di iniziative organizzate al suo interno, con una donazione oppure anche con un semplice click, sul sito del Fai lo si può eleggere «luogo del cuore». Roberto Vitali.
Continua la rassegna Arcate d'Arte del Teatro Tascabile che in settimana ha diffuso anche una bella notizia: la stipula con il Comune di Bergamo di un pionieristico accordo per la gestione e valorizzazione della sua sede, l'ex Chiostro del Carmine in Città Alta. Fuochi d'artificio, non è solo il titolo dello spettacolo che accompagna gli spettatori in una divertente e inusuale visita al Chiostro del Carmine, sede del Teatro Tascabile e gioiello nascosto di Città Alta, ma anche un modo per festeggiare un momento storico per la compagnia e per l'intera città: l'approvazione del primo Partenariato speciale pubblico-privato in Italia, tra TTB e Comune di Bergamo. Un accordo pionieristico, primo in Italia, finalizzato al recupero e alla valorizzazione del monastero che, per una volta non passerà esclusivamente attraverso una ristrutturazione ma a partirà da un progetto culturale condiviso. E mentre un arlecchino con inflessione partenopea ci accompagna alla scoperta della bellezza del monastero, non possiamo non pensare a come contribuire nel nostro piccolo a valorizzare un luogo così ricco di fascino e storia. Lo si può fare partecipando alle decine di iniziative organizzate al suo interno, con una donazione oppure anche con un semplice click, sul sito del Fai lo si può eleggere «luogo del cuore». Roberto Vitali.