Sono partiti tanti anni fa, lasciando la terra di origine e cercando fortuna altrove. Non c'è angolo di mondo senza la presenza di un emigrante bergamasco. Non c'è nazione che non sia cresciuta anche grazie al lavoro e all'impegno caparbio di un orobico. Tra le terre che nel dopoguerra hanno avuto la maggiore migrazione all'estero di certo al primo posto c'è la Valle Imagna. Dalla Francia alla Germania, dalla Svizzera al Belgio, ma anche oltre oceano si trovano discendenti di migranti che hanno perso l'accento , ma non di certo le radici. Qualcuno torna a casa.
Sono partiti tanti anni fa, lasciando la terra di origine e cercando fortuna altrove. Non c'è angolo di mondo senza la presenza di un emigrante bergamasco. Non c'è nazione che non sia cresciuta anche grazie al lavoro e all'impegno caparbio di un orobico. Tra le terre che nel dopoguerra hanno avuto la maggiore migrazione all'estero di certo al primo posto c'è la Valle Imagna. Dalla Francia alla Germania, dalla Svizzera al Belgio, ma anche oltre oceano si trovano discendenti di migranti che hanno perso l'accento , ma non di certo le radici. Qualcuno torna a casa.