Attimi di paura stamane all'ufficio postale di via Esterna del Mulino a Stezzano. Tre malviventi sono entrati in azione armati di pistola ed hanno minacciato i tre dipendenti presenti al momento. La rapina intorno alle 10. I tre, certamente italiani con spiccato accento siciliano, si sono presentati con il volto coperto avvolto in sciarpe. Sono andati dritti verso il bancone con la pistola puntata veso i dipendenti e si sono fatti consegnare i soldi in cassa. Scarso il bottino, 1000 euro, che hanno arraffato per poi scappare velocemente. Per la fuga hanno utilizzato una Lancia Y10 vecchio modello, di colore chiaro che era stata rubata lunedì a Carugate. Scattata la battuta di ricerca da parte dei Carabinieri che nei pressi della stazione ferroviaria hanno trovato l'auto abbandonata dai tre malviventi e data completamente alle fiamme per cancellare ogni traccia o impronta. I tre verosimilmente avevano scelto quella zona perchè non presidiata da telecamere e lì avrebbero trovato un secondo mezzo su cui proseguire la fuga. Vista la dinamica praticamente identica ad altre rapine consumate nelle province limitrofe, gli inquirenti ipotizzano si tratti di una banda di catanesi specializzata in colpi di questo tipo.
Attimi di paura stamane all'ufficio postale di via Esterna del Mulino a Stezzano. Tre malviventi sono entrati in azione armati di pistola ed hanno minacciato i tre dipendenti presenti al momento. La rapina intorno alle 10. I tre, certamente italiani con spiccato accento siciliano, si sono presentati con il volto coperto avvolto in sciarpe. Sono andati dritti verso il bancone con la pistola puntata veso i dipendenti e si sono fatti consegnare i soldi in cassa. Scarso il bottino, 1000 euro, che hanno arraffato per poi scappare velocemente. Per la fuga hanno utilizzato una Lancia Y10 vecchio modello, di colore chiaro che era stata rubata lunedì a Carugate. Scattata la battuta di ricerca da parte dei Carabinieri che nei pressi della stazione ferroviaria hanno trovato l'auto abbandonata dai tre malviventi e data completamente alle fiamme per cancellare ogni traccia o impronta. I tre verosimilmente avevano scelto quella zona perchè non presidiata da telecamere e lì avrebbero trovato un secondo mezzo su cui proseguire la fuga. Vista la dinamica praticamente identica ad altre rapine consumate nelle province limitrofe, gli inquirenti ipotizzano si tratti di una banda di catanesi specializzata in colpi di questo tipo.