Due episodi allarmanti si sono verificati, a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro, in un condominio di via Zanchi, a Stezzano. Attorno alle due della notte tra il 21 e il 22 ottobre, una persona ha citofonato a un residente affermando di essere della polizia e di dovere eseguire una perquisizione. Superato il comprensibile spavento per essere stato svegliato nel cuore della notte, il condomino si è affacciato a una finestra che dà direttamente sulla strada e, non vedendo auto della polizia né particolare movimento, ma solo qualcuno in prossimità del cancello d'ingresso, si è insospettito e ha risposto di voler chiamare i carabinieri (la stazione è a un centinaio di metri dallo stabile), prima di aprire. A quel punto, i malintenzionati si sono dileguati. Poco prima della mezzanotte di mercoledì, due sedicenti carabinieri hanno citofonato a un altro nome: a rispondere la padrona di casa. La scusa per entrare era la necessità di comunicare notizie urgenti rispetto a un incidente del quale sarebbe stato vittima il marito della signora. In quel momento la donna si trovava effettivamente in casa da sola, dato che il consorte era fuori città per lavoro. Essendo al corrente di quanto accaduto ai vicini, la donna è riuscita a mantenere sangue freddo, e si è rifiutata di aprire. Dopo qualche insistenza, anche in questo caso gli sconosciuti hanno ceduto e se ne sono andati. Fortunatamente la donna è riuscita a mettersi in contatto con il marito, che stava per rientrare a casa. L'amministratore del condominio ha segnalato quanto accaduto ai carabinieri di Stezzano, che raccomandano di contattare immediatamente il 112 nel caso si verificassero episodi analoghi.
Due episodi allarmanti si sono verificati, a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro, in un condominio di via Zanchi, a Stezzano. Attorno alle due della notte tra il 21 e il 22 ottobre, una persona ha citofonato a un residente affermando di essere della polizia e di dovere eseguire una perquisizione. Superato il comprensibile spavento per essere stato svegliato nel cuore della notte, il condomino si è affacciato a una finestra che dà direttamente sulla strada e, non vedendo auto della polizia né particolare movimento, ma solo qualcuno in prossimità del cancello d'ingresso, si è insospettito e ha risposto di voler chiamare i carabinieri (la stazione è a un centinaio di metri dallo stabile), prima di aprire. A quel punto, i malintenzionati si sono dileguati. Poco prima della mezzanotte di mercoledì, due sedicenti carabinieri hanno citofonato a un altro nome: a rispondere la padrona di casa. La scusa per entrare era la necessità di comunicare notizie urgenti rispetto a un incidente del quale sarebbe stato vittima il marito della signora. In quel momento la donna si trovava effettivamente in casa da sola, dato che il consorte era fuori città per lavoro. Essendo al corrente di quanto accaduto ai vicini, la donna è riuscita a mantenere sangue freddo, e si è rifiutata di aprire. Dopo qualche insistenza, anche in questo caso gli sconosciuti hanno ceduto e se ne sono andati. Fortunatamente la donna è riuscita a mettersi in contatto con il marito, che stava per rientrare a casa. L'amministratore del condominio ha segnalato quanto accaduto ai carabinieri di Stezzano, che raccomandano di contattare immediatamente il 112 nel caso si verificassero episodi analoghi.