E' prevista per il 2 aprile la riapertura della funicolare per La Vetta a San Pellegrino, località per decenni scelta dai vip per vacanze di prestigio in location di prestigio ma di fatto abbandonata con la chiusura della funicolare nel 1989. Ma ora è rinato un certo fermento, la zona ha ripreso valore ed interesse, tanto che diverse ville sono state acquistate e in ristrutturazione o già rimesse a nuovo. Non ci sono ancora attività commerciali e attrazioni per i visitatori, ma l'interesse è tornato.I lavori di riattivazione della funicolare sono ormai conclusi da due anni. Poi stop legati alla pandemia, alla burocrazia, alle difficoltà di trovare una gestione adatta. Conclusi i nuovi collaudi lo scorso dicembre, ora si il 2 aprile si parte. Ma, già da tempo, la riattivazione dello storico collegamento su rotaia ha avuto effetti positivi sulla Vetta. Alcune ville sono state già rimesse a nuovo altri cantieri sono stati aperti e altre ville sono state vendute in attesa di restyling. I lavori per realizzare il parco della Vetta sono conclusi, ora il Comune è già alla ricerca di partner privati per ulteriori interventi di valorizzazione. Da alcuni anni sono state riaperte le vicine Grotte del sogno (generalmente visitabili da primavera all'autunno), e poi c'è l'ex albergo Vetta acquistato dal Gruppo Zani che attende di essere riattivato. Infine l'ultima idea presentata sempre dal Comune e in attesa di finanziamenti: la realizzazione di un parco tecnologico, denominato «Magic waterglow» nella galleria sotterranea di 220 metri che un tempo ospitava la condotta dell'acquedotto della centrale Colleoni. Uno spazio enorme vicino alle Grotte del sogno e quindi raggiungibile anche dalla Vetta. Un'opera da 2,3 milioni di euro che il Comune spera di reperire tramite il Piano nazionale di resistenza e resilienza. la Vetta è pronta quindi a risplendere di nuovo.Fu la costruzione della funicolare nel 1907, voluta dalla società Fonte Bracca (che superò la concorrenza della San Pellegrino), a dare impulso alla località. Tracciato e albergo vennero costruiti dall'impresa dell'ingegner Giuseppe Villoresi, dirigente della Bracca. Qui l'ingegnere costruì anche la sua villa, più tardi dimora estiva dell'erede, l'automobilista Gigi Villoresi.
E' prevista per il 2 aprile la riapertura della funicolare per La Vetta a San Pellegrino, località per decenni scelta dai vip per vacanze di prestigio in location di prestigio ma di fatto abbandonata con la chiusura della funicolare nel 1989. Ma ora è rinato un certo fermento, la zona ha ripreso valore ed interesse, tanto che diverse ville sono state acquistate e in ristrutturazione o già rimesse a nuovo. Non ci sono ancora attività commerciali e attrazioni per i visitatori, ma l'interesse è tornato.I lavori di riattivazione della funicolare sono ormai conclusi da due anni. Poi stop legati alla pandemia, alla burocrazia, alle difficoltà di trovare una gestione adatta. Conclusi i nuovi collaudi lo scorso dicembre, ora si il 2 aprile si parte. Ma, già da tempo, la riattivazione dello storico collegamento su rotaia ha avuto effetti positivi sulla Vetta. Alcune ville sono state già rimesse a nuovo altri cantieri sono stati aperti e altre ville sono state vendute in attesa di restyling. I lavori per realizzare il parco della Vetta sono conclusi, ora il Comune è già alla ricerca di partner privati per ulteriori interventi di valorizzazione. Da alcuni anni sono state riaperte le vicine Grotte del sogno (generalmente visitabili da primavera all'autunno), e poi c'è l'ex albergo Vetta acquistato dal Gruppo Zani che attende di essere riattivato. Infine l'ultima idea presentata sempre dal Comune e in attesa di finanziamenti: la realizzazione di un parco tecnologico, denominato «Magic waterglow» nella galleria sotterranea di 220 metri che un tempo ospitava la condotta dell'acquedotto della centrale Colleoni. Uno spazio enorme vicino alle Grotte del sogno e quindi raggiungibile anche dalla Vetta. Un'opera da 2,3 milioni di euro che il Comune spera di reperire tramite il Piano nazionale di resistenza e resilienza. la Vetta è pronta quindi a risplendere di nuovo.Fu la costruzione della funicolare nel 1907, voluta dalla società Fonte Bracca (che superò la concorrenza della San Pellegrino), a dare impulso alla località. Tracciato e albergo vennero costruiti dall'impresa dell'ingegner Giuseppe Villoresi, dirigente della Bracca. Qui l'ingegnere costruì anche la sua villa, più tardi dimora estiva dell'erede, l'automobilista Gigi Villoresi.