L' ex comandante della stazione dei carabinieri di Stezzano, il maresciallo Raimondo Manelli, 57 anni, ora in servizio a Cassano d' Adda, è stato arrestato ieri dai suoi colleghi della Compagnia di Monza. È accusato di corruzione, peculato, falso e detenzione di stupefacente ai fini di spaccio. Stretto il riserbo degli inquirenti attorno alla vicenda. Il sottufficiale sarebbe accusato di aver ceduto parte della cocaina che sequestrata durante una operazione, in cambio di regalìe. Gli sarebbe stato imputato un singolo episodio che risale al novembre 2016. Un' altra contestazione sarebbe relativa invece alla detenzione di armi. Sarebbero munizioni in regolare dotazione, ma in numero eccedente rispetto al consentito. Sono stati i militari di Monza, che stavano indagando su di lui, ad arrestarlo. Il maresciallo è stato portato nel carcere di San Vittore a Milano. Manelli fino a ieri era il comandante del Nucleo operativo radiomobile di Cassano d' Adda e per più di 4 anni è stato il comandante della stazione di Stezzano che aveva lasciato il 30 aprile del 2014 dopo quasi trent' anni di servizio in terra bergamasca. Tra le operazioni a cui ha partecipato c' è la «Bella Napoli», coordinata dal pm Carmen Pugliese, che ha visto indagate 70 persone per un traffico internazionale di stupefacenti. Nel 1997 è entrato nel reparto operativo e vi è rimasto sino al 2000, quando è tornato al Norm di Bergamo per comandarlo. Lo ha diretto per 10 anni, con oltre mille arresti, operazioni come la scoperta di case chiuse gestite da italiani e cinesi a Pedrengo e un sequestro da 2,8 chili di cocaina che gli è valso il plauso del Comando generale. Nel gennaio 2010 è diventato comandante della stazione di Stezzano, dove è rimasto fino al 29 aprile 2014 per poi passare a Cassano. In 4 anni a Stezzano ha collezionato 248 arresti e numerose operazioni, tra cui la cattura di una donna marocchina con 24 chili di hashish e di una banda di sudamericani specializzati nella clonazione di carte di credito.
L' ex comandante della stazione dei carabinieri di Stezzano, il maresciallo Raimondo Manelli, 57 anni, ora in servizio a Cassano d' Adda, è stato arrestato ieri dai suoi colleghi della Compagnia di Monza. È accusato di corruzione, peculato, falso e detenzione di stupefacente ai fini di spaccio. Stretto il riserbo degli inquirenti attorno alla vicenda. Il sottufficiale sarebbe accusato di aver ceduto parte della cocaina che sequestrata durante una operazione, in cambio di regalìe. Gli sarebbe stato imputato un singolo episodio che risale al novembre 2016. Un' altra contestazione sarebbe relativa invece alla detenzione di armi. Sarebbero munizioni in regolare dotazione, ma in numero eccedente rispetto al consentito. Sono stati i militari di Monza, che stavano indagando su di lui, ad arrestarlo. Il maresciallo è stato portato nel carcere di San Vittore a Milano. Manelli fino a ieri era il comandante del Nucleo operativo radiomobile di Cassano d' Adda e per più di 4 anni è stato il comandante della stazione di Stezzano che aveva lasciato il 30 aprile del 2014 dopo quasi trent' anni di servizio in terra bergamasca. Tra le operazioni a cui ha partecipato c' è la «Bella Napoli», coordinata dal pm Carmen Pugliese, che ha visto indagate 70 persone per un traffico internazionale di stupefacenti. Nel 1997 è entrato nel reparto operativo e vi è rimasto sino al 2000, quando è tornato al Norm di Bergamo per comandarlo. Lo ha diretto per 10 anni, con oltre mille arresti, operazioni come la scoperta di case chiuse gestite da italiani e cinesi a Pedrengo e un sequestro da 2,8 chili di cocaina che gli è valso il plauso del Comando generale. Nel gennaio 2010 è diventato comandante della stazione di Stezzano, dove è rimasto fino al 29 aprile 2014 per poi passare a Cassano. In 4 anni a Stezzano ha collezionato 248 arresti e numerose operazioni, tra cui la cattura di una donna marocchina con 24 chili di hashish e di una banda di sudamericani specializzati nella clonazione di carte di credito.