Non ci sarebbero analogie. Daniela Roveri e Gianna del Gaudio non sarebbero state uccise dalla stessa mano. Sono le prime indiscrezioni emerse dalla comparazione delle due autopsie sui corpi delle vittime. La già poco convincente ipotesi del serial killer sarebbe oltremodo frenata da alcuni elementi emersi dall'esame dei medici legali.La coltellata inferta alla manager di Colognola avrebbe una traiettoria inusuale, compiuta da un destrorso che aggredisce la donna alle spalle ma delineando un taglio al collo da destra a sinistra e non viceversa come sarebbe più naturale e come avvenuto nell'omicidio della professoressa di Seriate. Ma quanto una autopsia può raccontare sulla dinamica di un delitto? Lo abbiamo chiesto ad un esperto, il professor Giancarlo Borra medico legale di lungo corso.
Non ci sarebbero analogie. Daniela Roveri e Gianna del Gaudio non sarebbero state uccise dalla stessa mano. Sono le prime indiscrezioni emerse dalla comparazione delle due autopsie sui corpi delle vittime. La già poco convincente ipotesi del serial killer sarebbe oltremodo frenata da alcuni elementi emersi dall'esame dei medici legali.La coltellata inferta alla manager di Colognola avrebbe una traiettoria inusuale, compiuta da un destrorso che aggredisce la donna alle spalle ma delineando un taglio al collo da destra a sinistra e non viceversa come sarebbe più naturale e come avvenuto nell'omicidio della professoressa di Seriate. Ma quanto una autopsia può raccontare sulla dinamica di un delitto? Lo abbiamo chiesto ad un esperto, il professor Giancarlo Borra medico legale di lungo corso.