Dopo la notizia dei 120 kg di carne sequestrata in un negozio di via Borgo Palazzo, la protesta è partita da Facebook, un post di Nicola Viscardi presidente dei commercianti della via, pone una domanda sarcastica: che cosa si debba aspettare per punire con la chiusura un locale che già era stato pizzicato ad agosto con un'altro maxi sequestro di 300 kg di carne mal conservata? La domanda è legittima ma la risposta come spesso accade in Italia è poco soddisfacente. Si tratta di lungaggini burocratiche. In pratica il comune ha le mani legate attraverso la polizia locale e la collaborazione dell'Asl può solo intervenire controllando. A questo punto fa partire la denuncia alla Procura della Repubblica. Poi ci sono i tempi della giustizia a complicare tutto. In pratica ancora non è arrivata ancora la condanna per il primo illecito rilevato ad agosto 2015. Per la legge regionale, dunque, il locale può essere chiuso solo dopo aver avuto condanne multiple per lo stesso illecito quindi a oggi e per un po’ di tempo ancora il negozio resterà aperto. L'unico caso in cui l'Asl può decidere la chiusura immediata è se rileva che tutto l'ambiente è contaminato non solo la merce in vendita. Il comune da parte sua non rinuncia ai controlli che da giugno 2015 sono stati sei. Il primo a una macelleria etnica di Loreto, a luglio all'Eigth Wok di via Carnovali dopo una segnalazione di alcuni clienti che erano stati male e altri due in via Quarenghi uno in un negozio e l'altro in un cammion che avrebbe dovuto scaricare materiale compromesso Dopo una verifica alla ditta produttrice padovana ha portato al sequestro di ben 9 tonnellate di alimenti non conformi.
Dopo la notizia dei 120 kg di carne sequestrata in un negozio di via Borgo Palazzo, la protesta è partita da Facebook, un post di Nicola Viscardi presidente dei commercianti della via, pone una domanda sarcastica: che cosa si debba aspettare per punire con la chiusura un locale che già era stato pizzicato ad agosto con un'altro maxi sequestro di 300 kg di carne mal conservata? La domanda è legittima ma la risposta come spesso accade in Italia è poco soddisfacente. Si tratta di lungaggini burocratiche. In pratica il comune ha le mani legate attraverso la polizia locale e la collaborazione dell'Asl può solo intervenire controllando. A questo punto fa partire la denuncia alla Procura della Repubblica. Poi ci sono i tempi della giustizia a complicare tutto. In pratica ancora non è arrivata ancora la condanna per il primo illecito rilevato ad agosto 2015. Per la legge regionale, dunque, il locale può essere chiuso solo dopo aver avuto condanne multiple per lo stesso illecito quindi a oggi e per un po’ di tempo ancora il negozio resterà aperto. L'unico caso in cui l'Asl può decidere la chiusura immediata è se rileva che tutto l'ambiente è contaminato non solo la merce in vendita. Il comune da parte sua non rinuncia ai controlli che da giugno 2015 sono stati sei. Il primo a una macelleria etnica di Loreto, a luglio all'Eigth Wok di via Carnovali dopo una segnalazione di alcuni clienti che erano stati male e altri due in via Quarenghi uno in un negozio e l'altro in un cammion che avrebbe dovuto scaricare materiale compromesso Dopo una verifica alla ditta produttrice padovana ha portato al sequestro di ben 9 tonnellate di alimenti non conformi.