1 anno e sei mesi per omicidio colposo plurimo, con pena sospesa perchè incensurato. Si conclude così il processo a carico di Cristian Vitali che il 20 agosto del 2015 alla guida della Mercedes 350 tamponò la Ford Fiesta su cui viaggiavano due fidanzati. Per entrambi non ci fu scampo. Il tragico schianto costò la vita a Francesca Squeo, 23 anni, di Cassano (morta proprio nel giorno del suo compleanno) e Giuseppe Algeri, 27, di Pessano con Bornago. Il pm Carmen Pugliese aveva chiesto 5 anni. Il difensore di Vitali, Filippo Dinacci, aveva invece invocato l'assoluzione del suo assistito perchè il cantiere era a suo dire mal segnalato. Sarebbe bastato uno sbandieratore perchè Vitali si rendesse conto della presenza del cantiere. Il giudice Massimiliano Magliacani ha disposto anche la sospensione della patente a Vitali per quattro anni. Vitali riportò una frattura allo sterno per i due giovani non ci fu scampo. Era il 20 agosto del 2015 quando i fidanzati viaggiavano sull'Autostrada tra Dalmine e Capriate. Furono tamponati con violenza dalla Mercedes giodata dall'imprenditore di Cisano Bergamasco. L'impatto era stato così violento che la Ford si era schiantata contro un furgone che aveva i segnalatori accessi. I due ragazzi erano rimasti schiacciati tra le lamiere e avevano perso la vita sul colpo. Fermo in quarta corsia sulla A4 c'era un mezzo di una ditta che si occupava di lavori di manutenzione per conto di Autostrade per l'Italia. Gli operai si sarebbero fermati per prestare soccorso a un veicolo in avaria, fermo in quarta corsia, poco più avanti.
1 anno e sei mesi per omicidio colposo plurimo, con pena sospesa perchè incensurato. Si conclude così il processo a carico di Cristian Vitali che il 20 agosto del 2015 alla guida della Mercedes 350 tamponò la Ford Fiesta su cui viaggiavano due fidanzati. Per entrambi non ci fu scampo. Il tragico schianto costò la vita a Francesca Squeo, 23 anni, di Cassano (morta proprio nel giorno del suo compleanno) e Giuseppe Algeri, 27, di Pessano con Bornago. Il pm Carmen Pugliese aveva chiesto 5 anni. Il difensore di Vitali, Filippo Dinacci, aveva invece invocato l'assoluzione del suo assistito perchè il cantiere era a suo dire mal segnalato. Sarebbe bastato uno sbandieratore perchè Vitali si rendesse conto della presenza del cantiere. Il giudice Massimiliano Magliacani ha disposto anche la sospensione della patente a Vitali per quattro anni. Vitali riportò una frattura allo sterno per i due giovani non ci fu scampo. Era il 20 agosto del 2015 quando i fidanzati viaggiavano sull'Autostrada tra Dalmine e Capriate. Furono tamponati con violenza dalla Mercedes giodata dall'imprenditore di Cisano Bergamasco. L'impatto era stato così violento che la Ford si era schiantata contro un furgone che aveva i segnalatori accessi. I due ragazzi erano rimasti schiacciati tra le lamiere e avevano perso la vita sul colpo. Fermo in quarta corsia sulla A4 c'era un mezzo di una ditta che si occupava di lavori di manutenzione per conto di Autostrade per l'Italia. Gli operai si sarebbero fermati per prestare soccorso a un veicolo in avaria, fermo in quarta corsia, poco più avanti.